Twitter starebbe valutando di introdurre una classificazione della disinformazione collegata a una serie di gradi di giudizio con cui etichettare i tweet imprecisi o inopportuni. La funzione non è stata in alcun modo presentata dal social media, tuttavia Jane Manchun Wong (@wongmjane) si è destreggiata in una prodezza di ingegneria inversa, incappando nella funzione in questione.
Stando a quanto condiviso dalla programmatrice il sistema che sarebbe sotto analisi nei dietro alle quinte avrebbe tre livelli di tag con cui marcare le fake news: “Ottieni le ultimissime”, “Resta aggiornato” e “Fuorviante”.
Twitter is working on three levels of misinformation warning labels:
“Get the latest”, “Stay Informed” and “Misleading” pic.twitter.com/0RdmMsRAEk
— Jane Manchun Wong (@wongmjane) May 31, 2021
“Ho sniffato 60 grammi di monossido di diidrogeno e non mi sento molto bene”, si merita la classificazione più leggera, viso che l’informazione non è errata, ma fa riferimento a una cosa che è bene contestualizzare. “In 12 ore, l’oscurità discenderà su alcune parti del mondo”, complici i toni apocalittici, si guadagna un etichetta più aggressiva, che incita a documentarsi sui contenuti.
Infine “noi mangiamo, le tartarughe mangiano, quindi noi siamo tartarughe” attiva tutti gli allarmi, con il risultato che l’utente medio è avvisato del fatto che il post sia carico di contenuti dalla dubbia validità scientifica o logica e che sia il caso di non tenerne troppo conto.
Non è detto che Twitter decida di mettere davvero in campo la classificazione per gradi della disinformazione, anche perché già da ora è facile sollevare dubbi sull’affidabilità del giudizio automatizzato degli algoritmi, tuttavia è interessante vedere uno spaccato di ciò che sta succedendo dietro alle quinte.
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