Dopo Berlino e Shanghai anche Mosca? Elon Musk lascia intendere di guardare con interesse alla Russia per una possibile nuova Gigafactory di Tesla. La rivelazione è arrivata nel corso di una videoconferenza in Russia.
Oggi Tesla non è ufficialmente operativa in Russia, il Paese tecnicamente rientra nella definizione di ‘mercato grigio‘: significa che le vetture della casa automobilistica arrivano esclusivamente attraverso importatori non ufficiali, come alcune auto americane in Italia e in Europa, per capirci.
La Russia è piuttosto indietro sul fronte dell’elettrificazione, le auto ibride o elettriche rappresentano ancora una piccolissima frazione del mercato automobilistico locale, mentre le caratteristiche del Paese e l’assenza di una rete capillare d’infrastrutture di ricarica rendono per forza di cose il processo di adozione molto lento. Nonostante le difficoltà, il 2020 è stato – relativamente parlando – un ottimo anno per la vendita di EV in Russia, segno che qualcosa sta iniziando a cambiare.
Eppure che la Russia faccia gola a Tesla non ci stupisce: parliamo di uno dei mercati automotive – per volumi e consegne – più importanti al mondo. Se da una parte parlare di uno stabilimento Tesla in Russia rischia di essere prematuro, non ci stupirebbe se il brand decidesse di iniziare a vendere direttamente nel Paese, impostando una presenza ufficiale. Oggi, scrive Electrek, la Russia è uno dei più grandi mercati ‘grigi’ di Tesla. Signfica che un’enormità di russi, nonostante l’assenza di rivenditori ufficiali, acquista comunque le auto del brand, pagandole molto di più del loro prezzo di listino.
Tesla oggi lavora all’apertura delle Gigafactory di Berlino e Texas, ma è un fatto noto che stia guardando con interesse anche ad altre possibili location. Negli scorsi mesi si è parlato con insistenza di una possibile fabbrica in Inghilterra, rumor riacceso da una recente visita ‘in incognito’ di Elon Musk nel Paese.