ArtStation è un portale sul quale gli artisti digitali possono caricare il risultato delle proprie fatiche, con una fetta di opere che rappresenta asset di gioco per titoli videoludici. Sarà forse per questo motivo che ArtStation ha attirato l’attenzione di Epic Games, la quale già in passato l’aveva sovvenzionata per reagire alla crisi pandemica e ora l’acquista direttamente.

In questi giorni inizierà a entrare nel vivo lo scontro giuridico tra Epic e Apple per combattere la cosiddetta “Apple Tax”, la commissione del 30 per cento che l’azienda di Cupertino si ritaglia su ogni vendita in-app. All’ombra di questo evento epocale, il publisher videoludico continua le sue manovre d’acquisto, approfittandone per altro per infliggere una stoccata alla sua potente avversaria.

Nel mettere le mani su ArtStation, infatti, Epic si è assicurata di modificare le percentuali sulle commissioni che il sito di portfolio si trattiene dalle vendite delle opere, modifica che è ovviamente andata al ribasso. La tariffa standard cala, guarda caso, dal 30 al 12 per cento, mentre i membri Pro passeranno dal 20 all’8 per cento, fino ad arrivare al 5 per cento sulle vendite autopromosse.

L’acquisto non comporterà cambiamenti nefasti, garantiscono ambo le parti, anzi: il portale potrà mantenere la sua indipendenza, inoltre otterrà nuovi fondi e risorse con cui ampliare il proprio organico.

 

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