Questa notte 25 aprile, al Dolby Theatre di Los Angeles, si è svolta la 93esima edizione dei premi Oscar con tutti i vincitori, il più importante riconoscimento al quale si possa ambire in ambito cinematografico. Per il terzo anno consecutivo la cerimonia non ha avuto un unico presentatore ma ben 15, tutti vincitori dell’ambito premi o candidati. Inoltre, un “maestro di cerimonie musicale” ha condotto la serata a partire dalla Cerimonia, iniziata alle 02:00 orario italiano e conclusa poco prima delle 05:30 del mattino.

Chi sarà stato a trionfare? Sicuramente il cinema, quello più classico, quello da Festival e per cinefili ma che porta a scoprire nuovi talenti, storie più vere e vicine al nostro mondo.

Nonostante alcune sicurezze che si sono poi confermate, è stata comunque un’edizione ricca di sorprese, a cominciare dalle prime novità riguardanti lo svolgimento dell’evento. Infatti sebbene la cerimonia si svolgerà principalmente all’iconico Dolby Theatre di Los Angeles, ci saranno altri tre luoghi, tra cui principalmente l’Union Station di Los Angeles, dove si svolgeranno i 90 minuti di pre-show. Inoltre, collegamenti dalle sale cinematografiche principali di Londra, Parigi e New York sono stata la cornice che ha ospitato alcuni dei candidati di questa 93esima edizione.

Oscar 2021 vincitori

La Cerimonia si è svolta con un gusto prettamente cinematografico e con delle svolte rivoluzionare che hanno sicuramente sorpreso ma, al tempo stesso, fatto storcere il naso. L’evento, infatti, è stato diretto come se fosse un film dal regista Steven Soderbergh, svolgendosi in modo meno pomposo e glamour, ma più intimo. A differenza degli anni precedenti dove gli attori non protagonisti hanno aperto la cerimonia e il miglior film la chiudeva, quest’anno le sceneggiature hanno aperto mentre… gli attori hanno chiuso. Ebbene si, il miglior film è stato il terzultimo premio ad essere annunciato, seguito da miglior attrice protagonista e miglior attore protagonista.

Scelta coraggiosa ma anche terribilmente anticlimatica, così come la scelta di premiare la miglior regia a metà cerimonia e rendere l’iconico momento di In Memoriam veloce e frettoloso.

Va detto che questa edizione degli Oscar 2021 ha dovuto subire non poche modifiche dato il periodo storico che, da Febbraio 2020, affligge l’intero globo. A causa della pandemia, infatti, i criteri di ammissibilità dei film sono stati modificati per tenere conto di quelli originariamente destinati ad essere distribuiti nelle sale ma che, alla fine, sono stati distribuiti direttamente in streaming.

Inoltre, quella di quest’anno è la quarta cerimonia dei premi Oscar ad essere stata posticipata e la prima volta dall’edizione del 1934 in cui i film usciti in due diversi anni solari potranno essere candidati alla stessa edizione.

Fondamentali anche altri cambiamenti, lato premi che esulano dalla pandemia, ovvero si è deciso di unire i due premi dedicati al sonoro in un’unica categoria, l’Oscar al miglior sonoro, riducendo il numero totale di categorie a 23.

Oscar 2021 la cerimonia

Altre modifiche riguardano i criteri per la miglior colonna sonora, che per essere candidata dovrà includere almeno il 60% di musica originale, l’80% per film di franchise o seguiti, e la votazione preliminare per il miglior film internazionale, da quest’edizione aperta a tutti i membri votanti dell’Academy.

Modifica invece inserita per evitare l’effetto “troppo informale” creato dall’era di Zoom e abusato dalle cerimonie precedenti, è stato il divieto di collegamento da casa propria in abiti casalinghi. Chi è candidato dovrà presentarsi in uno dei luoghi dedicati alla cerimonia degli Oscar 2021, altrimenti verrà mostrata semplicemente una foto come si usava generalmente fare. E, quindi, aboliti i pigiami. Il dress code degli Oscar sarà il solito: abito da sera formale, niente look casual. Un incubo organizzativo senza precedenti. Ne godrà nel ritmo? Reduce dalla maratona fino alle cinque passate del mattino posso dire che no, il ritmo della cerimonia è stato invariato, ma sicuramente l’aspetto generale è risultato molto più intimo, ordinato e piacevole.

Abiti poco sfarzosi ma eleganti. La sobrietà è ciò che ha contraddistinto le star di questa 93esima edizione degli Oscar, senza alcun colpo di fulmine. Per tutto il resto, però, tempi morti, discorsi troppo lunghi, cambio drastico ed inutile di regole fondamentali e poca voglia di adattare un vero e proprio modello rivoluzionario che svecchi, una volta per tutte, le modalità dello show.

nomadland

Per quanto riguarda i vincitori, invece, è indubbio che il favorito fosse Nomadland fin dal primo momento. Già trionfante a Venezia, Bafta, Golden Globe, SAG Awards, il film di Chloè Zhao conferma il suo  successo enorme nelle categorie Miglior Film e Miglior Regia, oltre all’inaspettato – e meritato – Miglior Attrice Protagonista a Frances McDormand.

Invece, quando credevamo che il grande sconfitto sarebbe stato Mank di David Fincher, con ben 10 candidature, il film con protagonista Gary Oldman riesce comunque a portare a casa due Oscar, Miglior Scenografia e la meritatissima Miglior Fotografia. Vero sconfitto della serata, invece, è Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin.

Altra pellicola che conferma la sua vittoria certa è Soul come Miglior Film D’Animazione, così come Another Round di Thomas Vinterberg; grande sorpresa invece ce la riserva Anthony Hopkins, surclassando il favorito Chadwick Boseman come Miglior Attore Protagonista. E l’Italia?

Ricordiamo che quest’anno l’Italia, sebbene non nella categoria Miglior Film Internazionale, è stata candidata a ben 3 nomination: miglior costumi e trucco con Pinocchio e con Laura Pausini nella categoria miglior Canzone Originale. Ma con nostra grande amarezza, non ne siamo usciti vincitori.

Un’edizione sottotono, senza ombra di dubbio, ma non di certo per qualità dei film, quanto più per la mancanza, anche di fronte l’emergenza, di cambiare e fare un salto in avanti. Una cerimonia piuttosto indimenticabile e a tratti noiosa.

Il cinema ha trionfato, tra conferme e piccole sorprese, e questo è l’importante, ma anche nel caso di una Cerimonia come gli Oscar, proprio come quando si è immersi nel buio di una sala di fronte ad una grande pellicola, si dovrebbe avere la voglia di stupire e meravigliare.

Ci riproveremo il prossimo anno.

Scopriamo tutti i vincitori degli Oscar 2021

 

 

I Candidati e i Vincitori agli Oscar 2021

Ecco di seguito tutti i candidati e i vincitori agli Oscar 2021:

Miglior sceneggiatura originale

  • Judas and the Black Messiah di Will Berson e Shaka King, soggetto di Will Berson, Shaka King, Kenny Lucas e Keith Lucas
  • Minari di Lee Isaac Chung
  • Vincitore: Promising Young Woman di Emerald Fennell
  • Sound of Metal di Darius Marder e Abraham Marder, soggetto di Darius Marder e Derek Cianfrance
  • Il Processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin

Miglior sceneggiatura non originale

  • Borat Subsequent Moviefilm di Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer, Peter Baynham, Erica Rivinoja, Dan Mazer, Jena Friedman e Lee Kern
  • Vincitore: The Father di Christopher Hampton e Florian Zeller
  • Nomadland di Chloe Zhao
  • One Night In Miami di Kemp Powers
  • The White Tiger di Ramin Bahrani

Miglior Film Internazionale

  • Vincitore: Another Round di Thomas Vinterberg (Danimarca)
  • Better Days di Derek Tsang (Hong Kong)
  • Collective di Alexander Nanau (Romania)
  • The Man Who Sold His Skin di Kaouther Ben Hania (Tunisia)
  • Quo Vida, Aida? di Jasmila Žbanić (Bosnia ed Erzegovina)

Miglior attore non protagonista

  • Sacha Baron Cohen, Il processo ai Chicago 7
  • Vincitore: Daniel Kaluuya, Judas and the Black Messiah
  • Leslie Odom, Jr., Quella notte a Miami…
  • Paul Raci, Sound of Metal
  • Lakeith Stanfield, Judas and the Black Messiah

Miglior Trucco

  • Emma – Marese Langan, Laura Allen e Claudia Stolze
  • Hillbilly Elegy – Eryn Krueger Mekash, Matthew Mungle e Patricia Dehaney
  • Vincitore: Ma Rainey’s Black Bottom – Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson
  • Mank – Gigi Williams, Kimberley Spiteri e Colleen LaBaff
  • Pinocchio – Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti

Migliori Costumi

  • Emma – Alexandra Byrne
  • Vincitore: Ma Rainey’s Black Bottom – Ann Roth
  • Mank – Trish Summerville
  • Mulan – Bina Daigeler
  • Pinocchio – Massimo Cantini Parrini

Miglior regia

  • Thomas Vinterberg, Un altro giro
  • David Fincher, Mank
  • Lee Isac Chung, Minari
  • Vincitrice: Chloe Zhao, Nomadland
  • Emerald Fennel, Una donna promettente

Miglior Sonoro

  • Greyhoud – Warren Shaw, Michael Minkler, Beau Borders e David Wyman
  • Mank – Ren Klyce, Jeremy Molod, David Parker, Nathan Nance e Drew Kunin
  • News Of The World – Oliver Tarney, Mike Prestwood Smith, William Miller e John Pritchett
  • Soul – Ren Klyce, Coya Elliott e David Parker
  • Vincitore: Sound Of Metal – Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh

Miglior cortometraggio

  • Feeling Through regia di Doug Roland
  • The Letter Room regia di Elvira Lind
  • The Present regia di Farah Nabulsi
  • Vincitore: Two Distant Strangers regia di Travon Free e Martin Desmond Roe
  • White Eye regia di Tomer Shushan

Miglior cortometraggio d’animazione

  • Burrow regia di Madeline Sharafian
  • Genius Loci regia di Adrien Mérigeau
  • Vincitore: If Anything Happens I Love You regia di Michael Govier e Will McCormack
  • Opera regia di Erick Oh
  • Yes-People regia di Gísli Darri Halldórsson

Miglior film d’animazione

  • Onward regia di Dan Scanlon
  • Over The Moon regia di Glen Keane
  • A Shaun the Sheep Movie regia di Will Becher e Richard Phelan
  • Vincitore: Soul regia di Pete Docter
  • Wolfwalker sregia di Tomm Moore e Ross Stewart

Miglior cortometraggio documentario

  • Vincitore: Colette regia di Anthony Giacchino
  • A Concerto Is A Conversation regia di Kris Bowers e Ben Proudfoot
  • Do Not Split regia di Anders Hammer
  • Hunger Ward regia di Skye Fitzgerald
  • A Love Song For Latasha regia di Sophia Nahli Allison

Miglior documentario

  • Collective regia di Alexander Nanau
  • Crip Camp regia di Nicole Newnham e Jim LeBrecht
  • The Mole Agent regia di Maite Alberdi
  • Vincitore: My Octopus Teacher regia di Pippa Ehrlich e James Reed
  • Time egia di Garrett Bradley

Migliori Effetti Speciali

  • Love and Monsters – Sean Faden, Anders Langlands, Seth Maury e Steve Ingram
  • The Midnight Sky – Matthew Kasmir, Christopher Lawrence, Max Solomon e David Watkins
  • Mulan – Sean Faden, Anders Langlands, Seth Maury e Steve Ingram
  • The One and Only Ivan – Nick Davis, Greg Fisher, Ben Jones e Santiago Colomo Martinez
  • Vincitore: Tenet – Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher

Miglior attrice non protagonista

  • Maria Bakalova, Borat – Seguito di film cinema
  • Glenn Close, Elegia americana
  • Olivia Colman, The Father
  • Amanda Seyfried, Mank
  • Vincitrice: Yuh-Jung Youn, Minari

Miglior Scenografia

  • The Father – Peter Francis e Cathy Featherstone
  • Ma Rainey’s Black Bottom – Mark Ricker, Karen O’Hara e Diana Stoughton
  • Vincitore: Mank – Donald Graham Burt e Jan Pascale
  • News Of The World – David Crank ed Elizabeth Keenan
  • Tenet – Nathan Crowley e Kathy Lucas

Miglior Fotografia

  • Judas and The Black Messiah – Sean Bobbitt
  • Vincitore: Mank – Erik Messerschmidt
  • News Of the World – Dariusz Wolski
  • Nomadland – Joshua James Richards
  • Il Processo ai Chicago 7 – Phedon Papamichael

Miglior Montaggio

  • The Father – Giōrgos Lamprinos
  • Nomadland – Chloé Zhao
  • Promising Young Woman – Frédéric Thoraval
  • Sound Of Metal – Mikkel E. G. Nielsen
  • Il Processo ai Chicago 7 – Alan Baumgarten

Miglior Colonna Sonora

  • Da 5 Bloods – Terence Blanchard
  • Mank – Trent Reznor e Atticus Ross
  • Minari – Emile Mosseri
  • News of the World – James Newton Howard
  • Vincitore: Soul – Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste

Miglior Canzone

  • Vincitore: Fight For Me, Judas and The Black Messiah
  • Hear My Voice, Chicago 7
  • Husavik, European Song Contest
  • Io Si, The Life Ahead
  • Speak Now, One Night In Miami

Miglior Attrice Protagonista

  • Viola Davis, Ma Rainey’s Black Bottom
  • Andra Day, The United States vs. Billie Holiday
  • Vanessa Kirby, Pieces of a Woman
  • Vincitore: Frances McDormand, Nomadland
  • Carey Mulligan, Una donna promettente

Miglior Attore Protagonista

  • Riz Ahmed, Sound of Metal
  • Chadwick Boseman, Ma Rainey’s Black Bottom
  • Vincitore: Anthony Hopkins, The Father
  • Gary Oldman, Mank
  • Steven Yeun, Minari

Miglior Film

 

Leggi le nostre recensioni dei film candidati e vincitori: