Nostalgia, portami via. Reperto degli anni Novanta, il Tamagotchi ritorna in commercio nella sua ultimissima incarnazione sfidando console portatili e smartphone, con un device che permette ai bambini di scattarsi dei selfie al fianco delle loro creature digitali. Scomparsi invece alcuni elementi quali i pulsanti fisici, la connettività a infrarossi e il concetto di morte.

Il Tamagotchi Pix è un apparecchio dalle dimensioni ragguardevoli di 12×19 centimetri, un apparecchio che sembrerebbe alquanto desueto in un mondo dominato dalla telefonia mobile e dall’accessibilità videoludica, soprattutto se si considera che il prodotto viene immesso sul mercato alla cifra di 60 dollari.

Dal canto suo, il nuovo prodotto garantisce ai genitori un ambiente digitale protetto in cui far giocare i propri pargoletti. Nonostante ci si possa scattare fotografie, infatti, Bandai ha ritenuto opportuno evitare che il neonato Tamagotchi si connettesse alla rete, quindi i selfie potranno essere esclusivamente caricati in un social feed simulato, senza che vi sia il rischio che gli utenti finali incappino in contenuti scabrosi o tossici.

Oltre alla possibilità di immortalare i propri momenti d’oro, il nuovo prodotto si discosta dal suo progenitore classico per il fatto che il ciclo di fine vita della creatura non raggiunga il suo apice con la morte, ma con il ritorno al proprio pianeta natio, nonché all’ottenimento da parte delle creature di una professione.

 

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