La crisi dei semiconduttori ha ingessato completamente la filiera dei router e dei modem. Diverse compagnie delle telecomunicazioni si sono sentite dire dai propri fornitori che i prossimi ordini potrebbero avere un ritardo di oltre 60 settimane. Non è un refuso: parliamo di oltre un anno di ritardo sulla tabella di marcia.

È un problema grave, contando che milioni di persone in tutto il mondo lavorano da casa e non è ancora chiaro se e quando gli uffici delle principali aziende e degli enti pubblici potranno tornare a pieno regime. Significa che in caso di guasti migliaia di famiglie potrebbero rimanere senza router per mesi.

La crisi dei chip — la stessa che ha congelato automotive, smartphone e console — ma non solo, anche i primi stop alle linee di produzione imposti dal covid e l’impennata della domanda di router di nuova generazione creata dalla transizione globale verso il telelavoro. Un cocktail micidiale di fattori che ha creato un collo di bottiglia di proporzioni preoccupanti — come spiega a Bloomberg d Karsten Gewecke, N.1 della divisione europea di Zyxel Communications Corp, azienda di Taiwan specializzata nella produzione di router.

La Zyxel è il fornitore ufficiale di diverse importanti telco europee, come la Telenor della Norvegia e la Zen Internet del Regno Unito.

Nel frattempo, Bloomberg sottolinea che per il momento nessun operatore di rete fissa dovrebbe aver già terminato lo stock di router in dotazione. Eppure c’è la possibilità che questo problema si possa presentare nell’immediato. «Ci siamo già andati vicini molte volte, potrebbe succedere», ha spiegato Karsten Gewecke.