L’1 aprile è il giorno del lancio di un nuovo e  particolare programma. Amazon Prime Video si è lanciata anche negli show, e con LOL: Chi ride è fuori ha deciso di proporre un format intrigante che, con il proposito di non far ridere i protagonisti, riesce a far ridere (e anche tanto) gli spettatori, ed in questa recensione proviamo a spiegare il perché.

Immaginate dieci comici chiusi in una stanza, con l’obiettivo di far ridere l’altro, ma di non ridere. Non valgono neanche i sorrisi. Alla prima infrazione si subisce un’ammonizione, e poi, con la seconda si viene espulsi dal gioco. Vince l’ultimo che riesce a non ridere.

Ed il roster dei comici in gara è di livello! I concorrenti di questa prima edizione sono: Elio, Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank Matano, Katia Follesa, The Jackal’s Ciro e Fru, Michela Giraud e Luca Ravenna.

Ad accompagnarli, e giudicarli, ci sono sono Mara Maionchi e Fedez, due personaggi abituati al ruolo di giudice, ma nei talent show piuttosto che in una gara di questo genere.

In questa recensione di LOL: Chi ride è fuori vogliamo sottolineare tutto ciò che ci ha divertito di questo nuovo programma televisivo: e possiamo dire che di punti a favore di questo show ce ne sono diversi.

Provare a non ridere fa ridere

LOL chi ride è fuori

L’idea del format fa un po’ pensare a Dieci Piccoli Indiani, però in versione comica, con la risata in sostituzione dell’omicidio.

Lo spettatore non riesce a intuire facilmente i trasgressori della regola di base. Sono i giudici, attraverso varie telecamere con le quali seguono lo show da una stanza di regia, a dover monitorare l’andamento della gara ed a sanzionare i concorrenti.

Bisogna sottolineare che la competizione di LOL si svolge su un totale di sei ore (anche se il pubblico ne vedrà di meno). Per riuscire nel loro obiettivo di far ridere l’altro, i comici in gara utilizzano alcune delle loro migliori gag, oppure si buttano nell’improvvisazione pura.

A questo punto lo spettatore può provare a fare il gioco del concorrente, oppure godersi la gara ridendo a più non posso (così come fanno ampiamente i giudici). E c’è da dire che il cercare di non ridere è impresa ardua.

Ognuno dei comici in gara ha caratteristiche umoristiche differenti, che creano un’amalgama intrigante, e che riescono a far variare i momenti di divertimento, proponendo le soluzioni più varie. Vediamo un po’ di tutto: dai travestimenti, allo slapstick, fino ad arrivare a delle sorti di prove da stand-up comedian.

Alcuni fuoriclasse della risata, come Elio di Elio e Le Storie Tese, cercano di far comprendere fin dalla prima apparizione che il loro modo di far ridere è raffinato ma immediato. Il cantante e comico mostra da subito un travestimento con cui è impossibile non suscitare una risata, e lo utilizza per creare diverse altre gag.

Mentre altri comici, come ad esempio Frank Matano, si trovano a dover sfruttare altre armi umoristiche, dovendosi privare di uno dei propri colpi ad effetto più importanti: la risata stessa. E poi ci sono anche i personaggi creati da Caterina Guzzanti, e quelli di Ciro dei The Jackal, e le voci di Pintus.

Insomma, LOL – Chi ride è fuori offre un repertorio di comicità completo, che fa mantenere un ritmo alto ad ogni puntata, e intrattiene in maniera semplice, ma efficace.

Anche il ruolo dei giudici è direttamente e indirettamente comico: la reazione stessa di Fedez e della Maionchi alle situazioni che si creano dentro la stanza dei comici trascina lo spettatore ad essere libero di divertirsi, così come stanno facendo gli stessi giudici.

E poi è esilarante anche il ruolo stesso di Fedez, che oltre ad essere il giudice arbitro della gara, diventa spesso vittima degli scherzi di Mara Maionchi, che ha il potere di premere dalla cabina di regia dei pulsanti in grado di far sobbalzare il cantante-giudice, tra gavettoni, rumori improvvisi, e scosse elettriche.

Il gioco più antico del mondo è anche il più innovativo

LOL

LOL si può considerare un esperimento decisamente riuscito, e tutto ciò lo si deve, oltre che ad un cast azzeccato, anche ad una formula interessante, che Prime Video sta sperimentando anche in altri Paesi, e che riesce a dare forza a quella che è la cosa più semplice: far ridere grazie a risate spontanee, che nascono da un gioco antico, e che ha accompagnato generazioni di bambini, quello del “chi ride per primo”.

Ma, per ottenere un successo capace di creare uno show televisivo che funzioni e che sia performante serve, chiaramente, una regia adeguata. Ed in questo LOL è stato impeccabile: il ritmo delle puntate e vertiginoso, ed oltre alle gag ed alle situazioni umoristiche, lo spettatore è coinvolto ed intrigato dalla gara in sé.

C’è la curiosità di capire chi uscirà e come, ed il fatto che la regia non mostri subito (a meno di clamorosi svarioni) i colpevoli che si macchiano di risata, crea un interessante meccanismo di suspense, che viene sciolto solo nel momento in cui è il giudice ad entrare nella stanza dei comici in gara ed a mostrare in video a rallentatore l’episodio incriminato.

In un periodo in cui anche la comicità sembra andare alla ricerca di nuove soluzioni e strade per reinventarsi LOL: Chi ride è fuori è allo stesso tempo innovativo e ancestrale, ed in questa recensione cerchiamo di rafforzarne l’idea.

Questo per far comprendere quanto le soluzioni più efficaci siano anche quelle più tradizionali, ed è strano pensare al fatto che un format come LOL, che si basa su un meccanismo così semplice, oggi appaia innovativo se fatto in televisione.

Nell’epoca dei grandi stand-up comedian che affollano le piattaforme streaming, Prime Video ha deciso di dare spazio alla coralità, alla forza della comicità fatta tutti insieme nel modo più trasversale possibile. Perché i comici che cercano di far ridere gli altri comici in gara, sono anche i comici che cercano di far ridere indirettamente i giudici e gli spettatori.

Così come sottolineato prima, quello di LOL: Chi ride è fuori è il meccanismo comico più ancestrale, ed allo stesso tempo efficace, ed in questa recensione è giusto sottolineare quanto l’operazione di Prime Video sia riuscita.

LOL è un programma che vive dell’empatia trasmessa da dieci persone chiuse in una stanza, che, oltre all’umorismo, riescono a trasmettere amicizia, e ad offrire compagnia, un elemento prezioso, soprattutto di questi tempi.

 

LOL: chi ride è fuori è disponibile dal 1 Aprile su Prime Video

76
LOL: Chi ride è fuori
Recensione di Davide Mirabello

LOL: Chi ride è fuori è uno show innovativo e che, allo stesso tempo, parte da un'idea antica, quasi ancestrale: quella del gioco a chi ride per primo. Uno spunto del genere, inserito all'interno di un meccanismo da competizione televisiva, funziona benissimo ed intrattiene facendo ridere tanto.

ME GUSTA
  • Gag e situazioni umoristiche di tutti i tipi
  • Puntate ad alto ritmo prive di momenti morti
  • Una gara intrigante e coinvolgente
FAIL
  • Comicità mista a competizione, chi è alla ricerca di uno show comico tradizionale potrebbe non trovare ciò che sta cercando