Grazie ad una raccolta di dati di 1200 anni è stato possibile tracciare la tendenza della fioritura dei ciliegi in linea con il cambiamento climatico. I ciliegi in fiore: la primavera nell’emisfero settentrionale arriva prima con il riscaldamento globale e quindi alcune piante stanno cambiando il loro modo di vivere come le fioriture delle piante che hanno anticipato il loro arrivo

L’evento della fioritura dei ciliegi nei secoli ha affascinato tutta la popolazione giapponese di qualunque rango e le splendide immagine hanno attraversato il globo intero. Purtroppo però la fioritura con il passare degli anni ha anticipato il suo arrivo.

Dal 1830 i dati mostrano che il ciliegio di montagna giapponese ha iniziato a fiorire sempre prima. Tra il 1971 e il 2000, questo tipo specifico di albero fiorì in media una settimana prima di tutte le precedenti medie registrate a Kyoto.

Quando gli scienziati hanno tracciato il grafico delle date della piena fioritura di Kyoto nel tempo hanno rilevato come la tendenza coincideva sempre di più con quella del riscaldamento globale.

 

Quest’anno infatti i ciliegi a Kyoto sono già fioriti.

 

Mentre i fiori di ciliegio a Kyoto possono iniziare a fiorire a marzo, la loro data di piena fioritura si trova storicamente intorno al 17 aprile. Quest’anno, prima ancora che arrivasse aprile, il momento era già arrivato e venerdì 26 marzo i funzionari hanno annunciato che i ciliegi in fiore a Kyoto erano completamente fioriti.

La variazioni nel tempo di queste fioriture stanno spazzando via molte delle tradizioni giapponesi che erano rimaste intatte per centinaia di anni. Le proiezioni future basate su dati storici indicano che con l’aumento del riscaldamento globale i fiori fioriranno sempre prima.

Questo lo sappiamo perché i documenti della corte imperiale e le antiche voci di diario sulle feste dei fiori di ciliegio della nazione possono essere fatte risalire all’812 d.C.

Le prove, come la tempistica dei fiori di ciliegio, sono una delle misurazioni storiche di approssimazione che gli scienziati considerano per ricostruire il clima passato. In questo caso questa approssimazione ci sta dicendo qualcosa che ci hanno già detto ricostruzioni climatiche quantitative e rigorose a lungo termine:  il riscaldamento del pianeta causato dall’uomo a cui stiamo assistendo oggi è senza precedenti di millenni.

ha detto al Washington Post lo scienziato del clima Michael Mann.

Purtroppo le piante e gli animali che cambiano i loro modelli in risposta ai cambiamenti climatici possono mettere in discussione le interazioni vitali tra le specie che non sono in sincronia tra loro: ad esempio le fioriture che perdono l’impollinazione, uno scompiglio che crea problemi anche agli agricoltori perché non sarà più prevedibile il cambio di stagione.

La fioritura dei ciliegi non è l’unico effetto biologico del cambiamento climatico globale che possiamo vedere ma sicuramente è quello meglio documentato nel tempo. La fioritura del solo ciliegio di montagna giapponese è stata accuratamente dettagliata 732 volte dal IX secolo e rappresenta la registrazione più lunga e completa di un fenomeno naturale stagionale da qualsiasi parte del mondo.