E ora qualcosa di completamente diverso: John Cleese sale sul treno dei crypto collezionabili e lo fa ovviamente a modo suo. L’ex Monty Python per il suo scarabocchio di un ponte vuole ben 69,3 milioni di dollari. Ovviamente si tratta di una provocazione: ricordiamo che il record nel settore dei NFT spetta all’artista Beeple, che tramite la casa d’aste Christie ha venduto una sua opera per ben 69 milioni di dollari.

Un primato che Cleese vuole sottrargli. Ovviamente si tratta di un’impresa ardua se non impossibile, con tutto il rispetto che possiamo avere per il comico.

L’NFT può essere acquistato sia con l’opzione compra subito – per ben 69,3 milioni, appunto – che partecipando ad un’asta che partiva da 100$. In questo momento sono state presentate 20 offerte e l’asta viaggia attorno ai 30.000€. Un po’ meno al prezzo richiesto da Cleese – si fa per dire -, ma comunque una cifra di tutto rispetto.

L’opera è letteralmente uno scarabocchio del ponte di Brooklyn realizzato con un’iPad. Negli USA ‘vendere il ponte di Brooklyn’ equivale al nostro vendere la Fontana di Trevi reso popolare da Totò. Insomma, una truffa per gonzi. Il collezionabile è in vendita sul popolare sito d’aste Opensea. Cleese ha definito gli NFT «l’ennesimo strumento d’investimento per gli uber-ricchi». Mentre in un altro tweet aveva scritto che tutti dovrebbero avere il diritto di «vendere il ponte di Brooklyn almeno una volta nella loro vita».