Il Mondo segreto dei pirati, la recensione: divulgavventura

Il mondo segreto dei pirati, recensione

Tutti gli appassionati di cinema conoscono la saga de I Pirati dei Caraibi, così come gli appassionati di letteratura hanno avuto un qualche approccio con L’isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson. La pirateria è stato da sempre un elemento affascinante messo al centro di tanti libri, film e serie TV, ed ora Netflix ha voluto raccontare il percorso storico dei veri pirati dei Caraibi con la sua docuserie e con la recensione di Il Mondo segreto dei Pirati, ve la faremo scoprire.

Si tratta di una serie, disponibile dal 15 marzo, composta da sei episodi da 40 minuti l’uno, che, dividendosi tra interviste ad esperti, la voce narrante originale di Derek Jakobi, e molte scene live-action con attori, ha già scalato la top 10 di Netflix. Ed in effetti Il Mondo segreto dei pirati merita decisamente, ed il perché proviamo a spiegarlo meglio nelle prossime righe di questa recensione.

Storie di avventure e vite vissute

Mondo segreto pirati, recensione

Agli inizi del Settecento, durante la guerra di Successione spagnola, gli inglesi, per indebolire la potenza delle flotte spagnole, ingaggiano dei corsari, uomini di mare mercenari, che hanno l’obiettivo di assaltare le navi mercantili per impossessarsi di tutte le ricchezze.

Però, alla fine della guerra di Successione spagnola i corsari vengono licenziati. Tantissimi uomini di mare che non sanno fare altro che depredare navi si ritrovano senza un lavoro, e decidono perciò di continuare in maniera autonoma il loro mestiere.

Sarà così che nasceranno personaggi leggendari come Benjamin Horrnigold, Black Sam Bellamy ed Edward Thatch. I Caraibi diventano un luogo di riferimento, perché rappresentano uno degli snodi principali per i mercantili spagnoli, ed uno dei territori della zona, ovvero Nassau, diventerà una vera e propria repubblica dei Pirati.

Tutto ciò che viene raccontato ne Il Mondo segreto dei Pirati affascina, e porta gli spettatori ad appassionarsi ad una storia fatta di vite vissute, e di snodi storici che sembrano nascere dalla mente di un fervido narratore, e che invece sono frutto di cronache ed eventi accaduti.

Colpiscono, infatti, le storie di vite vissute veramente intriganti: parliamo di personaggi come Benjamin Hornigold, un corsaro inglese che si ritrova a diventare pirata, con l’obiettivo di arricchirsi e di fare, un giorno, ritorno in patria.

The Lost Pirate Kingdom

L’acerrimo nemico di Hornigold sarà il capitano Henry Jennings, un uomo ingaggiato dalla corona britannica per dare la caccia ad i pirati, e che, invece, si tramuterà egli stesso in pirata. E poi ancora c’è Edward Thatch, il famigerato Barbanera, uomo di cultura e con senso dell’avventura.

Ed i personaggi affascinanti non finiscono qui: su tutti spicca Anne Bonny, una sedicenne irlandese, che arriva a Nassau con l’obiettivo di diventare una pirata, e di riscattare una vita di sofferenze e soprusi.

Insomma, sembrano esserci tutti gli ingredienti per una grande storia, ed in effetti è proprio così.

Il Mondo segreto dei Pirati è un racconto a puntate di una delle più grandi avventure di sempre mai accadute.

La leggenda dei pirati dei Caraibi non è solo un mito, ma un qualcosa di tangibile e documentato, che, per certi versi, affascina ancora più della saga cinematografica che l’ha glorificata.

Quando divulgazione e intrattenimento funzionano

Mondo segreto pirati, recensione

Proseguiamo questa recensione de Il Mondo segreto dei Pirati sottolineando come Netflix abbia proposto un prodotto veramente intrigante, che fa comprendere come la divulgazione e l’intrattenimento possano camminare perfettamente a braccetto. Del resto viviamo nell’epoca in cui i podcast dell’esperto di Storia Alessandro Barbero sono i più ascoltati in Italia, e perciò la voglia di cultura che sappia intrattenere c’è, e la si nota.

L’idea di alternare esperti (nella docuserie vediamo, tra gli altri, intervistati gli autori Jessica Cale, George Choundas e Laura Duncombe,  e gli storici Ed Fox e Iszi Lawrence), voce narrante ( con l’ottimo Derek Jacobi), e vere e proprie scene live-action con interpreti (con un cast formato da Jemes Oliver Wheatley, Sam Callis, Thomas Padley, Evan Milton, Samuel Collins, Miles Yekinni, Jack Waldouck, Mia Tomlinson, Mark Gillis, George Watkins) funziona e riesce a dare ritmo alla docuserie.

Ottime sono le prestazioni dei singoli attori che, nonostante si tratti di una serie con una forte struttura documentarista, riescono ad attirare l’attenzione ed a far empatizzare gli spettatori con i loro personaggi.

Ogni puntata diventa sempre più intrigante, con le vicende dei pirati che s’intrecciano, creando nuovi equilibri all’interno della Repubblica di Nassau, e crisi date da eventi storici che renderanno la vita dei pirati dei Caraibi sempre più precaria.

Ciò che riesce a fare con successo la docuserie è il fatto di rendere tangibili e comprensibili le scelte ed i percorsi di vita dei personaggi protagonisti. Figure leggendarie come quella di Barbanera diventano umane, capaci di trasmettere emozioni ed empatia.

Per raccontare la storia vera dei pirati dei Caraibi è stata scelta la formula della docuserie, ma ci starebbe benissimo anche una serie TV vera e propria, o una saga cinematografica, perché tale è l’interesse che riescono a suscitare queste storie di vita, e queste dinamiche, da non poter non attirare l’attenzione degli spettatori.

Perché la Storia non è una raccolta di date e nomi di Re e generali da ricordare, ma è l’insieme delle storie di vita che si celano dietro ogni data e singolo personaggio degno di essere menzionato.

Gli spettatori alla ricerca di un po’ di avventura non potranno non farsi affascinare dalle vicende di Benjamin Hornigold, e del suo acerrimo nemico Henry Jennings; dalla crudeltà e dai metodi di tortura di Charles Vane; dalla giovane e audace Anne Bonny; e dal desiderio di rivalsa di Black Sam Bellamy, a caccia di tesori e ricchezze per poter tornare a casa dalla donna che ama.

Insomma, le storie dei pirati dei Caraibi sono percorsi di vita, analisi di personaggi capaci di bramare potere, o semplicemente di accumulare denaro per poter mantenere la propria famiglia. Ed alla base della vita dei pirati non c’erano solo vendette e violenza, ma soprattutto dei codici di lealtà che permisero di mantenere in equilibrio il potere.

Il Mondo segreto dei Pirati dei Caraibi è una di quelle produzioni che intrattengono e riconciliano con un certo tipo di prodotto da streaming.

In un momento in cui le piattaforme stanno cercando di proporre sempre più film e serie TV, inflazionando l’offerta, c’è bisogno di selezionare, e spesso ci si ritrova a dare delle possibilità a prodotti che si rivelano deludenti e che non riescono a catturare l’attenzione.

Concludiamo questa recensione de Il Mondo segreto dei Pirati  sottolineando, invece, come questa docuserie intrattenga e coinvolga gli spettatori, raccontando storie di vita vissuta, e personaggi appartenenti ad una categoria di figure storiche intramontabili, e di cui proprio grazie a Il Mondo segreto dei Pirati possiamo comprendere il perché della loro popolarità e della loro immortalità.

74
Il mondo segreto dei pirati
Recensione di Davide Mirabello

La docuserie Il Mondo segreto dei Pirati racconta la storia vera dei pirati dei Caraibi, vissuti durante gli inizi del Settecento. L'alternanza di voce narrante, interviste ad esperti e scene live-action riesce a intrattenere ed a creare ritmo, raccontando storie di personaggi intriganti.

ME GUSTA
  • Intrattiene e divulga allo stesso tempo
  • Racconta storie di personaggi intriganti realmente vissuti
  • L'alternanza di voce narrante, interviste e messinscena crea un ritmo perfetto
FAIL
  • C'è un po' troppa messinscena per chi è alla ricerca di un vero e proprio documentario
  • C'è una struttura documentarista di base non adatta per chi cerca una pura serie TV
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