Huawei si prepara a dispiegare la sua ultima arma: HarmonyOS, il nuovo sistema operativo proprietario nato per sopperire all’assenza dell’Android di Google. La release è fissata per aprile.

Huawei ha annunciato l’inizio del roll-out di HarmonyOS, il suo nuovo sistema operativo mobile nato in risposta all’impossibilità di continuare ad usare i servizi di Google.

I download di HarnomyOS partiranno ad aprile, mentre il nuovo smartphone pieghevole Mate X2 sarà il primo smartphone della compagnia a montare HarmonyOS di default. Huawei ha già spiegato che il sistema operativo non è un’esclusiva degli utenti cinesi e potrà essere scaricato anche in occidente.

«HarmonyOS è il secondo tassello vitale della strategia per assicurare la sopravvivenza di Huawei nel business degli smartphone», ha commentato Nicole Peng, analista di Canalys. L’altro, ricorda la CNBC, è il ripristino della supplychain dei chip.

Le sanzioni degli Stati Uniti hanno messo in ginocchio Huawei, che è rapidamente passata dall’essere il produttore N.1 di smartphone al mondo al quinto posto della classifica, con un crollo delle vendite del 40%, stando all’ultimo report di Gartner. L’obbligo di vendere i device senza i servizi di Google e, quindi, con una versione spuria di Android è stato determinante nella perdita della leadership sul mercato.

HarmonyOS non sarà solo un sistema operativo mobile, ma un ecosistema più ampio e trasversale incaricato di animare tutta l’offerta di prodotti Huawei, inclusi i televisori e i futuri servizi di infotainment sulle auto di nuova generazione.

Come ha già dimostrato la storia recente, creare un terzo polo tra l’iOS di Apple e l’Android di Google è una sfida tutto fuorché semplice. Anzi, il dubbio è che i giochi siano già fatti e non ci sia spazio per un nuovo contendente. Huawei, ad ogni modo, ha un vantaggio che Microsoft non aveva: può contare sul nazionalismo cinese e quindi sul sostegno di un mercato domestico estremamente vasto. Non è un caso che in passato si sia discusso della possibilità che alcuni altri brand cinesi potrebbero decidere di montare HarmonyOS sui loro smartphone, dando il ben servito a Google.

Basterà il mercato cinese? Probabilmente no. La sfida più importante, per Huawei, è quella di convincere le aziende occidentali a portare le loro app sul nuovo sistema operativo. Non sarà né semplice né scontato.