Martin Scorsese ha attaccato duramente le piattaforme come Netflix

Il regista Martin Scorsese ha attaccato duramente le piattaforme come Netflix, che accusa di svalutare sistematicamente l’arte cinematografica.

Martin Scorsese, il regista dietro a capolavori del calibro di Taxi Driver e Good Fellas, ha scritto un interessante saggio breve sul regista italiano Federico Fellini. Nel lungo saggio pubblicato da Harper’s Magazine, il regista attacca duramente le piattaforme per lo streaming on-demand.

Per Scorsese, le piattaforme come Netflix e Prime Video sono responsabili della sistematica svalutazione dell’arte cinematografica. «Tutto viene ridotto al concetto di contenuto, una parola lasciapassare usata per descrivere ogni immagine in movimento: da un film di David Lean, ad un filmato di un gatto, passando per gli spot del Super Bowl e i sequel dei film sui supereroi».

La parola contenuto è collegata, ovviamente, non all’esperienza di visione nei cinema, ma alla fruizione davanti allo schermo del salotto, su quelle stesse piattaforme che hanno conquistato l’industria, così come Amazon ha sopraffatto gli store fisici.

continua Scorsese.

Lo stesso Scorsese riconosce che Netflix e simili possono offrire grandi opportunità ai registi —”me incluso”—, ma che non è possibile ignorare come le piattaforme abbiano creato una situazione dove ogni ‘contenuto’ è presentato allo spettatore esattamente sullo stesso piano. «Sembra democratico – dice Scorsese – ma non lo è affatto. Cosa guardare dopo te lo suggerisce un algoritmo sulla base di quello che hai già visto e i suggerimenti sono basati esclusivamente sul genere e sulla trama, ma questo cosa c’entra con l’arte del cinema?».

Scorsese rievoca la figura di curatori, di chi seleziona a volte assumendosi dei rischi importanti, altre compiendo scelte manifestamente suicide mossi dal puro amore per il cinema.

Curare non è una parola anti-democratica e elitista, ma viene usata così spesso che ormai ha perso di significato. È un atto di generosità, stai condividendo ciò che ami e ciò che ti ha ispirato (le migliori piattaforme per lo streaming, come Criterion Channel e MUBI, sono basate su una selezione – esiste un criterio di scelta). Gli algoritmi, per definizione, si basano su calcoli che trattano gli spettatori come consumatori e nient’altro.

Martin Scorsese in passato aveva già presentato diversi j’accuse contro alcuni trend della contemporaneità dell’industria cinematografica. Nel 2019 aveva accusato i film dei supereroi di non essere “vero cinema”. Nello stesso anno è debuttato proprio su Netflix ‘The Irishman’, primo film del regista prodotto per le piattaforme di video on-demand.

 

 

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