Il primo CEO (e co-fondatore) di Netflix, Marc Randolph, sostiene che Apple TV+ sia in assoluto il servizio di streaming con il più alto tasso di cancellazioni al termine del periodo di prova. «Ecco cosa stanno sbagliando».
Apple TV+ non ingrana, il servizio di Cupertino fatica ad acquisire nuovi abbonati e rischia di finire stritolato dal peso dei principali competitor – ormai sempre più difficili da recuperare. Alcuni dei motivi dell’apparente fallimento di Apple TV+ sono lampanti e davanti agli occhi del pubblico.
Sulla questione è intervenuto anche Marc Randolph, co-fondatore e primo CEO di Netlix.
Se solo Apple spendesse anche solo metà delle sue risorse in creare nuovi contenuti invece di fare giveaway potrebbero davvero farcela.
ha detto, alludendo ai continui rinnovi del periodo di prova gratuito offerti da Apple TV+ ai suoi clienti. Apple ha già esteso per due volte il periodo di prova gratuito, solamente il mese scorso è arrivata la notizia di un ennesimo rinnovo. L’ex CEO di Netflix punta poi il dito contro l’esitazione di Cupertino.
Non ci sono più scuse, eppure non sono ancora con entrambi i piedi nello stesso paio di scarpe. Devono decidersi a compiere la scelta imprenditoriale di mettersi sull’orlo del precipizio e fare un salto deciso.
Apple TV+ non ha mai comunicato i dati sui rinnovi dell’abbonamento. Ufficialmente non sappiamo quante persone – estinto il periodo di prova – abbiano deciso di confermare o eliminare la sottoscrizione. Eppure Marc Randolph si è fatto sfuggire un dato che probabilmente fino ad ora era di competenza esclusiva degli insider del settore: «Hanno il più alto tasso di cancellazioni. Non possono sperare di continuare a rimpiazzare gli abbonati, devono dare loro una ragione per rimanere e rinnovare l’abbonamento».