Elon Musk segnala ai suoi follower di Twitter le aziende da tenere d’occhio, questa volta tocca a Gamestop.

Ormai si sa, quando Musk parla, la Rete si lancia in massa a scommettere in Borsa nonostante i suoi tweet tendano a essere lapidari e non forniscano informazioni contestuali.

Per gli standard del miliardario, tuttavia, il post è molto esplicito. È bastato un “Gamestonk” e un link a una imageboard di finanza per rendere palese che stesse discutendo a modo suo delle vette finanziarie raggiunte questo mese dalla nota catena di negozi videoludici.

 

 

Abbiamo parlato recentemente del caso specifico, ma l’intera faccenda può essere riassunta come una commistura di rivoluzioni interne all’azienda, di sostegno strategico da parte di Reddit e di social omologhi e di una bieca speculazione da parte dei venditori allo scoperto.

La crescita del titolo ha preso piede in maniera sana, come conseguenze della ritrovata fiducia nell’azienda, ma il benessere del titolo ha finito con il rovinare le manovre speculative di alcuni dei più spregiudicati giocatori di borsa, forzandoli paradossalmente a investire in una ditta che sperano tracolli da un momento all’altro.

Si è dunque formato un circolo vizioso in cui questi venditori allo scoperto hanno portato Gamestop a una crescita spropositata, con ogni singola azione che viene correntemente venduta al 451 per cento in più di quanto sia ragionevole spendere.

Ecco dunque che si prospetta una potenziale spiegazione per l’atteggiamento dell’imprenditore: Musk starebbe promuovendo Gamestop per mettere i bastoni tra le ruote ai venditori allo scoperto, avvoltoi della finanza che in passato hanno complicato la vita anche a Tesla, la sua azienda automobilistica.

La situazione di Gamestop sta comunque sfuggendo di mano e alcuni esperti si aspettano da un momento all’altro l’intervento della Commissione dei Titoli e Scambi degli Stati Uniti, l’organo di vigilanza della borsa valori.

 

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