Lanciando 143 satelliti nello spazio domenica 24 gennaio, SpaceX ha registrato un nuovo record, superando il precedente detenuto dall’Indian Space Research Organistaion (l’agenzia spaziale indiana), che nel 2017 lanciò 104 satelliti.

L’agenzia spaziale privata americana ha “rilasciato” 143 satelliti grazie al suo razzo Falcon 9, decollato, domenica 24 gennaio, dalla stazione Cape Canaveral Space Force Station in Florida. Il lancio era originariamente pensato per il giorno precedente, ma c’è stato un ritardo a causa delle cattive condizioni meteorologiche.

Dei 143 satelliti, 10 sono Starlink – quindi parte del progetto dell’Internet satellitare “per tutti” di Elon Musk (che potrebbe arrivare presto in Italia) – e 133 rientrano nel programma Smallsat Rideshare di SpaceX.

Si tratta di una soluzione – la più economica presente oggi sul mercato – per lanciare in orbita bassa un piccolo satellite. Il costo è di 1 milione di euro per la “base” da 200 kg e per ogni kg aggiuntivo si devono sborsare 5 mila dollari.

I satelliti della società di imaging della Terra Planet Labs, la startup di comunicazioni satellitari Kepler e la società di connettività IoT Swarm hanno pagato il “biglietto” per fare parte di questo lancio.

Questo ultimo lancio ha portato il numero di unità Starlink nello spazio a 955. L’azienda mira a lanciare 30.000 satelliti in totale per fornire una copertura a banda larga globale. Non solo SpaceX: molte altre agenzie spaziali competono per essere nel mercato smallsat, che si stima raggiungerà i 9,75 miliardi di dollari entro il 2027.