In barba alla pandemia, il 2020 é stato un anno d’oro per la vendita delle auto elettriche con un incremento di mercato del 43 per cento.
In questo periodo di clausura forzata l’industria automobilistica tradizionale ha sofferto non poco, tuttavia le aziende produttrici di macchine elettriche sono riuscite a prosperare, con Tesla che ha capitanato il trend grazie ai quasi 500.000 veicoli venduti.
Seconda per prestigio giunge Volkswagen, mentre l’Europa supera la Cina come mercato per eccellenza grazie alle politiche “green” adottate dai diversi Governi dell’Unione Europea.
La principale ragione per una simile crescita é semplice: le auto elettriche sono una tecnologia migliore. Non producono rumore, non inquinano, hanno una migliore accelerazione e hanno costi maggiormente contenuti.
Se le persone provano una macchina elettrica, difficilmente torneranno a veicoli a benzina. Il problema, al momento, é che il loro prezzo é un tantino alto, ma anche i prezzi si stanno progressivamente abbassando,
ha dichiarato al The Guardian Viktor Irle, analista del sito EV-volumes.com.
Tuttavia é proprio il costo elitario delle auto elettriche ad averne garantito una vendita tanto stabile. In questo periodo di crisi – se non di depressione economica – i mercati più colpiti sono inesorabilmente quelli più vulnerabili, quelli di fascia bassa.
Non é quindi un caso che le nazioni ad aver acquistato più modelli siano quelle notoriamente più prospere: la Cina si é accaparrata da sola 1.3 milioni di modelli, la Germania 0.4 milioni, gli Stati Uniti 0.3 milioni, Francia e Regno Unito 0.2 milioni ciascuna.
Le auto elettriche vengono viste oggi come un’opzione valida per esplorare le metropoli e i panorami urbanizzati, ma questo crescente interesse nei confronti di questo ramo dell’automotive sta progressivamente spingendo i Governi a valutare anche l’introduzione di stazioni di ricarica situate anche in aree rurali e periferiche.
Potrebbe anche interessarti:
- Global sales of electric cars accelerate fast in 2020 despite pandemic (theguardian.com)