La presenza del grasso bruno nel proprio corpo sembra possa aiutare il metabolismo: una ricerca rivela i primi risultati e le possibili implicazioni.

I ricercatori hanno osservato che le persone che hanno del grasso bruno all’interno del proprio corpo possono usufruire di alcuni vantaggi come un migliore metabolismo e forse anche una maggior facilità nel perdere peso. I risultati nel loro complesso evidenziano un ruolo potenziale delle BAT per migliorare la salute per le persone che soffrono di patologie cardio-metaboliche.

Il grasso bruno o tessuto adiposo bruno (BAT) aiuta a regolare la temperatura ed è comune nei mammiferi che vanno in letargo e nei neonati.

Quando è molto freddo la quantità di mitocondri presenti in questo tipo di tessuto adiposo bruciano energia e producono calore, i mitocondri ricchi di ferro sono ciò che conferisce al grasso bruno il suo colore caratteristico.

Nel 2009 che gli scienziati hanno scoperto che anche alcuni esseri umani adulti hanno del BAT nei propri corpi di solito concentrato intorno al collo e alle spalle.

 

Stiamo considerando la possibilità che il tessuto adiposo bruno faccia di più che consumare glucosio e bruciare calorie, e forse partecipa effettivamente alla segnalazione ormonale ad altri organi

afferma Paul Cohen, ricercatore e medico del Rockefeller University Hospital.

La ricerca ha ottenuti piccoli effetti postitivi su persone con patologie come ipertensione, insufficienza cardiaca e malattie coronariche hanno visto piccole differenze positive nei gruppi di grasso bruno rispetto a quelle senza.

Non ci sono ancora prove evidenti che il grasso bruno renda immune da patologie come queste ma sicuramente c’è un collegamento che porta ad una riduzione del rischio e che vale la pena esplorare ulteriormente.

Ciò che è stato davvero interessante è che il BAT ha mostrato un’alta efficacia nelle persone obese.

 

La domanda ora nasce spontanea, come si fa a produrre del grasso bruno?

 

Ancora purtroppo una risposta non c’è ma questo studio apre le porte per future ricerche per determinare il ruolo del grasso bruno nel corpo umano e portare a nuove scoperte.

La ricerca pubblicata su Nature Medicine è stata condotta