Nonostante le premesse innovative, Quibi è rimasto in vita per soltanto cinque mesi prima di chiudere definitivamente. Ora la startup è in trattativa per vendere il suo catalogo di contenuti.

Quibi doveva rivoluzionare il mercato dello streaming on-demand, eppure è durato solo cinque mesi prima di chiudere per sempre. Cosa ne sarà del suo ricco catalogo di contenuti esclusivi?

Stando al prestigioso Wall Street Journal, l’azienda è in trattativa per cedere l’intero catalogo di contenuti alla piattaforma rivale Roku. Ma andiamo con ordine.

Quibi, il neonato e neo-defunto servizio di streaming on-demand fruibile esclusivamente da smartphone, forse non era necessariamente una brutta idea, sta di fatto che il terribile tempismo gli ha dato una morte precoce.

Ve ne avevamo parlato qua, riassumendo: Quibi era una piattaforma di video on-demand pensati per essere fruiti in mobilità. Il catalogo era ricco di serie TV, video trivia e talk show dalla durata simile a quella di un normale video su Youtube e pensati per essere guardati durante i tempi morti. Ad esempio durante i viaggi in pullman, o mentre si attende in coda.

Il problema è che il servizio ha debuttato ad aprile del 2020, quando la maggior parte della popolazione occidentale è stata costretta dal covid-19 alla reclusione forzata in casa. Così, mentre i servizi di streaming on-demand tradizionali come Netflix e Disney Plus facevano incetta di nuovi e vecchi abbonati, Quibi ha semplicemente fatto cilecca perdendo l’interesse dei suoi utenti immediatamente dopo il termine del periodo di prova.

Il fallimento di Quibi non ha colto gli analisti esattamente alla sprovvista, già durante la fase di lancio molti osservatori avevano avanzato più di qualche perplessità. Eppure, la morte precoce del servizio on-demand potrebbe permettere alla concorrenza di passare all’incasso.

Roku è in trattativa per acquistare l’intero catalogo del servizio di micro-entertainment. Il Wall Street Journal non cita un possibile prezzo di acquisizione ma, al contrario, sottolinea che l’affare è lontano da una conclusione e la trattativa potrebbe concludersi in un nulla di fatto.

Stando a The Verge, Jeffrey Katzenberg, fondatore dell’app, aveva già provato ad aprire un dialogo con Facebook e NBCUniversal per cedere il catalogo di contenuti esclusivi prima dell’annuncio della chiusura di Quibi. L’azienda, prima del lancio ufficiale, aveva raccolto investimenti per 2 miliardi di dollari.