Facebook segue l’esempio di altre Big Tech, e annuncia di voler alterare la struttura dei suoi uffici nel Regno Unito post Brexit.

La notizia é trapelata attraverso l’agenzia di stampa Reuters ed é stata successivamente confermata dall’azienda stessa: con l’uscita fattuale dell’Inghilterra dall’Unione Europea, Facebook prevede di spostare la sede legale che opera sul mercato britannico dall’Irlanda alla California.

Come altre aziende, Facebook ha dovuto compiere dei cambiamenti per reagire alla Brexit e trasferirà la sede sede legale delle responsabilità e degli obblighi degli utenti inglesi da Facebook Irlanda a Facebook Inc. Non ci saranno variazioni nei controlli sulla privacy e sui servizi che Facebook offre alle persone nel Regno Unito,

ha commentato la branca inglese di Facebook.

L’azienda comunicherà la notizia ai suoi utenti entro i prossimi sei mesi, garantendo loro l'”opzione” di accettare la nuova situazione o di rinunciare al social network e a quanto esso collegato, ovvero Instagram e WhatsApp.

Facebook segue quindi l’esempio gettato a febbraio da Google, unendosi alle Big Tech che stanno cogliendo l’occasione della Brexit per liberarsi, almeno parzialmente, del giogo a cui l’UE sembra voler mettere i cosidetti “Gatekeeper” digitali, i monopolisti della Rete.

Nonostante le promesse aziendali, le possibilità che la privacy degli utenti venga preservata entro gli standard europei sono magre, se non altro perché il trasferimento della sede legale consentirebbe, almeno su carta, all’Intelligence statunitense di accedere ai dati degli utenti UK.

Un altro elemento rilevante é il fatto che, cristallizzandosi sulle attuali policy, Facebook riuscirebbe a svicolarsi dal dover sottoporre il mercato britannico ai futuri paletti che l’Europa – Regno Unito compreso – stanno prevedendo di introdurre per combattere lo strapotere delle Big Tech: il Digital Services Act (Dsa) e il Digital Markets Act (Dma).

 

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