Alla vigilia di Natale di quest’anno, saranno passati 50 anni da quando è uscito il film d’animazione Disney, Gli Aristogatti. Fu presentato per la prima volta a Los Angeles l’11 dicembre 1970. L’uscita nei cinema americani avvenne la vigilia di Natale dello stesso anno.
Gli Aristogatti sono il 20° lungometraggio d’animazione Disney, il film è basato su una storia di Tom McGowan e Tom Rowe. Ambientato a Parigi nel 1910, il film parla di una gatta, Duchessa, e dei suoi tre cuccioli, Minou, Matisse e Bizet che vivono con la loro padrona, Madame Adelaide Bonfamille e il suo maggiordomo, Edgar. Un giorno, mentre prepara il suo testamento con l’avvocato Georges Hautecourt, Madame dichiara che la sua eredità sarà lasciata ai suoi gatti fino alla loro morte, e successivamente a Edgar. Edgar scoperta la cosa complotta per eliminare i gatti.
Nella versione originale i nomi (e i riferimenti) di alcuni personaggi sono leggermente diversi: Romeo, che nell’edizione italiana è romano, nella versione originale è irlandese e si chiama Thomas O’Malley. I tre gattini Minou, Matisse e Bizet invece sono nell’edizione americana Marie, Toulouse e Berlioz. Matisse / Toulouse, il cucciolo che ama dipingere, deve il suo nome nella versione italiana al pittore Henri Matisse, mentre in quella originale a Henri de Toulouse-Lautrec.
Nel 1962, il progetto del film iniziò come sceneggiatura originale per un episodio live-action in due parti per Wonderful World of Color di Walt Disney. Dopo due anni di riscritture, Walt Disney suggerì che il progetto sarebbe stato più adatto per un film d’animazione e incaricò Ken Anderson di sviluppare il lavoro preliminare su Gli Aristogatti. Questo lo rende l’ultimo progetto cinematografico ad essere approvato personalmente da Walt Disney, prima della sua morte nel dicembre 1966.
Gli Aristogatti uscirono il 24 dicembre 1970, con un’accoglienza positiva e furono un successo al botteghino. In Italia arrivarono solo nel novembre 1971 e diventarono un cult grazie anche all’adattamento firmato da Roberto de Leonardis, che trasformò egregiamente le canzoni degli Sherman Brothers rendendole orecchiabili per il nostro pubblico. È a lui che si deve anche la versione romana di Romeo, er mejo del Colosseo, doppiato dal grande Renzo Montagnani.
Al successo del film hanno contribuito, oltre ai protagonisti, anche i personaggi secondari come le oche Adelina e Guendalina, lo Zio Reginaldo e la banda di musicisti di Scat Cat. Disney non poteva sapere che proprio un personaggio della banda l’avrebbe fatta cadere nello stereotipo razzista che oggi non passa certo inosservato. Disney+ ha quindi deciso di utilizzare un avviso, e un sito apposito, per spiegare gli errori del passato al pubblico di oggi.
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