L’esperimento sui ragni della Stazione Spaziale Internazionale evidenzia che possono tessere ragnatele anche in assenza di gravità.

In assenza di gravità si perde anche il senso del su e del giù e l’esperimento condotto sulla Stazione Spaziale Internazionale ha permesso di vedere come i ragni possono tessere le proprie ragnatele anche in condizioni di microgravità. Se è presente una fonte di luce la struttura della ragnatela sarà asimmetrica come quella costruita sulla Terra altrimenti sarà simmetrica e con il fulcro al centro.

In condizioni normali di gravità i ragni tessono delle ragnatele asimmetriche con il centro posizionato verso il bordo superiore. In attesa della preda i ragni si fermano ad aspettare in questo centro con la testa rivolta verso il basso, una configurazione che permette loro di saltare rapidamente sulla preda sfruttando il verso della gravità.

Con questo esperimento hanno scoperto che i ragni in condizioni di microgravità, tendono a tessere ragnatele che sono chiaramente più simmetriche di quelle costruite sulla Terra e il loro fulcro si posiziona più vicino al centro, cambia anche la posizione del corpo che non è più con la testa rivolta verso il basso.

 

 

Per caso, come nelle migliori tradizioni, i ricercatori hanno scoperto che anche la luce è un fattore determinante: grazie ad una fonte di luce i ragni possono orientarsi e tessere le loro normali ragnatele asimmetriche attendendo la preda vicino alla cima, senza luce i ragni creano reti simmetriche.

Questo comportamento non è normale e costituisce una scoperta sorprendente.

 

Questo comportamento evidenzia la relativa irrilevanza della gravità per i ragni quando tessono le loro ragnatele.

 

Come indicato nel documento alcune ragnatele hanno mostrato un sorprendente grado di asimmetria in particolare quelle per cui la cui costruzione era iniziata quando le luci erano accese: la luce ha sostituito la gravità come guida di orientamento durante la creazione della rete.

 

Non avremmo immaginato che la luce avrebbe giocato un ruolo nell’orientare i ragni nello spazio

ha detto Samuel Zschokke dell’Università di Basilea.

 

La ricerca è stata condotta da Paula Cushing del Denver Museum of Nature and Science e Samuel Zschokke dell’Università di Basilea e pubblicata su The Science of Nature.