Per evitare i fastidi di un’eventuale guerra commerciale tra Cina e USA, Apple decide di appoggiarsi sempre più al Vietnam.

Secondo informatori dell’agenzia di stampa Reuters, l’azienda avrebbe infatti chiesto alla taiwanese Foxconn di spostare la produzione di alcuni iPad e MacBook dalla Cina alla provincia vietnamita di Bac Giang.

Non é dato sapere quali modelli di iPad e MacBook saranno toccati da questa rivoluzione e sia Apple che Foxconn hanno rifiutato con decisione di rilasciare qualsivoglia genere di informazione a riguardo.

Martedì, Foxconn aveva annunciato un investimento da 270 milioni di dollari per fondare una nuova una nuova azienda sussidiaria, la FuKang Technology Co Ltd, mossa che, secondo la fonte della testata, sarebbe propedeutica all’espansione verso il Vietnam.

La presenza di Apple é già sui radar vietnamiti grazie alle fabbriche che producono AirPods Pro, ma la decisione di traslare prodotti tanto vitali al brand non può che evidenziare le preoccupazioni dell’intero mondo aziendale nei confronti delle evoluzioni politiche tra Cina e Stati Uniti.

Nonostante l’Amministrazione Trump sia – a meno che non si presentino colpi di scena – al suo epilogo, nonostante il presidente cinese Xi Jinping si sia detto felice di collaborare con il presidente eletto Joe Biden, le aziende taiwanesi stanno facendo di tutto per diversificare le proprie filiere.

Sempre Foxconn, rispondendo a una “richiesta decisa” giuntagli direttamente dai piani alti di Apple, ha steso per esempio un piano di investimenti da un miliardo di dollari, con l’obiettivo di espandere l’industria d’assemblaggio degli iPhone in India.

Il fine della ditta taiwanese, così come quello di molte sue omologhe, é quello di creare “due catene di approvvigionamento“, una per l’Occidente, una per la Cina, così da assicurarsi che un’eventuale sfida economica non blocchi gli ingranaggi dell’intera macchina.

 

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