Il volo dei bombi: potrebbe ispirare le future generazioni di droni

Il volo dei bombi

Il volo dei bombi, così abili e consapevoli delle loro dimensioni, potrebbe avere potenziali applicazioni per la prossima generazione di droni e veicoli autonomi.

Il modo in cui i bombi volano attraverso tunnel e aperture di diverse grandezze è indice di una gran consapevolezza delle proprie dimensioni e denota una percezione precisa delle aperture degli ostacoli. Capire come hanno sviluppato questa abilità e come la controllano offre possibilità di applicazioni importanti nella robotica.

Un comportamento che richiede una consapevolezza della forma del proprio corpo e delle dimensioni rispetto a quelle degli ostacoli:

 

è la prima volta che tale evidenza è stata vista negli invertebrati volanti.

 

Riescono a volare controllando la velocità e la loro postura, anche volando lateralmente quando il foro è più piccolo della loro apertura alare.

 

Ricerche precedenti avevano indicato che i processi complessi, come la percezione delle dimensioni di sé, erano guidati cognitivamente e presenti solo negli animali con cervelli grandi. Tuttavia, la nostra ricerca indica che i piccoli insetti, con un cervello ancora più piccolo, possono comprendere le loro dimensioni corporee e utilizzare queste informazioni mentre si vola in un ambiente complesso

ha detto il dottor Sridhar Ravi autore principale della ricerca.

Attraverso la visione laterale è in grado di scansionare una determinata caratteristica utilizzando la percezione della profondità e la consapevolezza spaziale costruendo una mappa completa dell’apertura. In questo modo possono cambiare l’orientamento del loro corpo per adattarsi attraverso il divario, come noi umani che ruotiamo le spalle per passare attraverso una porta stretta.

Queste abilità sono di ispirazione per le applicazioni alla robotica e per la prossima generazione di droni o tecnologia dei veicoli autonomi per affrontare le sfide del volo in condizioni reali.

Gli insetti sono modelli fantastici per i robot perché hanno cervelli estremamente piccoli e tuttavia sono in grado di eseguire compiti eccessivamente complessi.

ha detto il dottor Ravi.

 

Può interessarti anche:

 

 

Robotica: da un progetto europeo il primo androide "low cost"
Robotica: da un progetto europeo il primo androide "low cost"
Da Nerd a Scrittore: Project Mercurio
Da Nerd a Scrittore: Project Mercurio
Da Nerd a Scrittore: Project Mercurio
Da Nerd a Scrittore: Project Mercurio