La nostra recensione di LEGO Star Wars – Christmas Special, che prosegue la trilogia sequel per il guilty pleasure definitivo per ogni appassionato.

Questa recensione di LEGO Star Wars – Christmas Special parte dal presupposto che quello di cui parlo oggi è chiaramente un prodotto senza grosse pretese, simpatico, ma non esilarante, accessibile a tutti, ma godibile in primis dai fan del franchise.

Fin dal titolo, è chiaro il legame tra LEGO Star Wars – Christmas Special e lo Star Wars Holiday Special del 1978, che non ho visto (e non credo vedrò mai), ma che è impossibile non conoscere anche solo di nome, visto che al tempo ha introdotto Boba Fett e visto quanto sia storicamente uno degli “scult” più famosi dell’intrattenimento tutto.

La vera chicca in questo parallelismo, a parte vari richiami interni, sta nel fatto che lo speciale arriva su Disney+ oggi, 17 novembre, la stessa data di messa in onda (per la prima ed ultima volta) dello speciale del ’78 su CBS, negli Stati Uniti . Qualche punto in comune e richiamo, ma il focus dello speciale è in realtà celebrare scherzosamente la saga degli Skywalker e il passato del franchise, come farà anche il videogioco LEGO The Skywalker Saga da qui a qualche mese.

Premetto prima di continuare che farò spoiler della trilogia sequel, ma siete ancora in tempo per fuggire foste vissuti in una caverna prima di leggere questa recensione di LEGO Star Wars – Christmas Special.

 

 

Di cosa tratta questo speciale LEGO? Allora, prima di continuare con quello che sto per dire: il racconto non è ovviamente canonico, fosse passato per l’anticamera del cervello di qualcuno. É una piccola parentesi allegra e senza pretese ambientata subito dopo gli eventi di Episodio IX, con i nostri eroi che si riuniscono per il life day, la stessa festa dello speciale CBS di quarantadue anni fa.

Come accadeva per quella occasione, si organizza una grande festa su Kashyyyk con la famiglia di Chewbacca, e vengono invitati un po’ tutti: Ewok, Porg, Zorii da Kishimi, Max Rebo dal palazzo di Jabba di Episodio VI, Lando, Jannah (che sarebbe la figlia) e via dicendo. Ad organizzare la festa troviamo i nostri protagonisti (della trilogia sequel), ovvero Poe, Rose, Finn e Rey.

Nel caso di Finn, è finalmente iniziato il suo percorso per apprendere le vie della forza, con l’addestramento portato avanti da Rey. Sappiamo bene dalla trilogia sequel che l’ex stormtrooper è in qualche modo sensibile alla Forza, ed è abbastanza plausibile che dopo gli eventi de L’ascesa di Skywalker questa potrebbe essere la reale direzione.

 

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Fatto sta che la nostra Jedi non sente di riuscire ad insegnare nulla al proprio padawan, e di conseguenza, demoralizzata, si affida ad un suggerimento di un testo sacro (tra quelli presi da Ahch-To), che le indica la posizione di un qualche tipo di portale per il passato, tramite cui riuscirà a comprendere il futuro. A larghe linee tutto questo sembra un po’ ricordare il passaggio temporale del mondo tra i mondi di Rebels (che invece è canonico), ma non è che si approfondisca molto qui, giustamente.

Questo è l’incipit di base, seguito poi da una mezz’ora che praticamente è un’unica grande citazione alla saga degli Skywalker. Mai, purtroppo, questa volontà di andare a ripescare nel passato del franchise si traduce in situazioni più elaborate, guardando spesso e volentieri ad un target più giovane che sicuramente apprezzerà meno l’autoreferenzialità, di più i toni e la struttura molto limitata di questo speciale.

 

LEGO Star Wars - Christmas Special Recensione ray bb8

 

C’è più di qualche battuta simpatica e intelligente, il sorrisetto lo strappa spesso e volentieri, pure grazie a tempi comici azzeccati e allo slapstick tipico LEGO.

C’è più di qualche battuta simpatica e intelligente, il sorrisetto lo strappa spesso e volentieri, pure grazie ai tempi comici spesso azzeccati e allo slapstick tipico LEGO. Tuttavia, con quella mole di materiale immensa si poteva fare decisamente di più, e questi quarantacinque minuti si riducono ad un puro guilty pleasure per appassionati, né più, né meno. Parliamo di uno speciale compiaciuto in sé stesso che non aggiunge molto e si compiace nell’immaginario che va a “saccheggiare” come nella cultura pop di contorno.

Per fare qualche esempio, abbiamo riferimenti all’annosa questione del “Han Shot First”, mille situazioni che ridicolizzano i luoghi comuni della saga (tipo Vader che parla di poca originalità della seconda Morte Nera e propone il nome Starkiller) e una brevissima scena in cui si punta il riflettore sulla tenerezza di Baby Yoda, arrivando nel tempo e nello spazio di The Mandalorian. Insomma, per quanto non riuscito al 100%, è comunque un prodotto che riesce a risultare cosciente di tutto ciò che ruota intorno alla galassia lontana lontana e al relativo fandom.

 

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LEGO Star Wars – Christmas Special è in ogni caso un velocissimo roller coaster tra epoche, personaggi e situazioni

Detto questo, LEGO Star Wars – Christmas Special è in ogni caso un velocissimo roller coaster tra epoche, personaggi e situazioni, apprendo come un super pasticcio (in senso buono) che a tratti sa essere pure un po’ esaltante, pur sembrando andare nella maggior parte dei casi col freno a mano tirato. É come se ci fossero tutti gli ingredienti necessari a costruire un prodotto memorabile, ma per necessità di minutaggio e probabilmente anche risorse si sia deciso di non insistere con determinate idee, senza elaborarle un minimo.

Così tre Obi-Wan di tre diversi periodi temporali si dicono “Hello there”, un Maul con le gambe mozzate combatte su Tatooine, Greedo si scontra con due Han Solo, due Vader si contendono le truppe su Hoth e Kylo Ren fa il fanboy di suo nonno e Palpy tentando di cambiare il loro destino.

 

Vader Rey LEGO Star Wars - Christmas Special Recensione

 

Questa assurda serie di equivoci e what if funziona il giusto, ma senza dubbio avrebbe divertito ancora meglio (tralasciando qualche eccezione che va alla grande ugualmente) avendo anche il coraggio di essere incisiva e di andare oltre il superficiale, con una derisione più ambiziosa e dissacrante di determinati personaggi e momenti cult della saga (mi viene in mente il geniale poster del film).

Non è ingenuo tra l’altro il messaggio conclusivo dello speciale, in pratica una sorta di morale per questo racconto, che racchiude, al di là del didascalico, una grande e brillante verità sui legami più importanti – quelli tra maestro e allievo – che hanno determinato le vicende dalla genesi dalla guerra dei cloni alla definitiva sconfitta di Palpatine. É un’intuizione così semplice e essenziale, eppure riuscita e davvero vicina all’anima della saga, che potrebbe racchiudere tanta dell’identità di questa lunga storia familiare che è (buona parte di) Star Wars.

Un ultimo cenno per l’accompagnamento sonoro, che è molto curato e vanta la presenza ponderata (diretta o accennata) di buona parte degli stupendi brani iconici di tutto il franchise, cosa che è sempre un grande valore aggiunto per ogni prodotto legato al brand di Star Wars.

Insomma, concludendo questa recensione di LEGO Star Wars – Christmas Special, vale la pena vederlo su Disney+? Secondo me a tre condizioni: se si è mediamente appassionati (abbastanza da comprendere le varie citazioni), se non si hanno grandi pretese e infine se si sta sotto Natale, magari mezzi tramortiti davanti ad un camino dopo pranzi o cene della morte.

Come già detto, è il guilty pleasure definitivo per un fan, e va preso come tale.

 

 

LEGO Star Wars – Christmas Special arriva su Disney+ da oggi 17 novembre, abbonati qui.