La piccola imbarcazione a guida autonoma del MIT ha completato con successo un importante test nei canali di Amsterdam, dove ha navigato per oltre tre ore senza problemi.

Si chiama Roboat II, ed è una piccola imbarcazione completamente autonoma di appena 2 metri di lunghezza. Il progetto è seguito dal CSAIL, il laboratorio di ricerca del MIT che si occuppa di intelligenza artificiale, in collaborazione con Institute for Advanced Metropolitan Solutions di Amsterdam.

 

 

La piccola chiatta ha completato con successo una navigazione di oltre tre ore all’interno dei canali di Amsterdam, riuscendo a chiudere, in perfetta autonoma, il percorso prefissato e tornando al punto di partenza con un margine d’errore di appena 0.17 metri.

I ricercatori sperano che un domani questa tecnologia possa rivoluzionare il trasporto delle merci e delle persone all’interno di ambienti chiuso —ma tutto fuorché semplici— come i canali non solo di Amsterdam, ma anche di città come Venezia.

Il Mit ci lavora da 5 anni, con il primo test pubblico che ha avuto luogo ad ottobre del 2018. La seconda versione di Roboat, quella testata con successo ad Amsterdam, pesa appena 50Kg e utilizza la tecnologia LiDAR e GPS per navigare in perfetta sicurezza. È un progetto modulare: l’imbarcazione, a seconda dell’assetto, può essere usata per il trasporto merci o per trasportare fino ad un massimo di due passeggeri.

In futuro Roboat II potrebbe essere messa a servizio delle flotte di taxi nautici: l’algoritmo SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) permette alla barca di prelevare un passeggero in un punto preciso del canale, per poi reimpostare una rotta verso la destinazione desiderata tenendo conto delle condizioni meteo e del traffico acqueo delle altre imbarcazioni più grandi.

Allo stesso tempo, è possibile creare delle piccole flotte di più Roboat II per trasportare rapidamente la merce all’interno dei canali.