Un asteroide potrebbe colpire la Terra il 2 novembre, ma non c’è da temere

asteroide

Un asteroide in direzione pianeta Terra potrebbe toccare la superficie il 2 novembre prossimo, ma niente allarmismi: si tratta di un corpo celeste talmente piccolo che gli scienziati escludano possa creare danni significativi.

Inoltre le possibilità che il meteorite entri nell‘atmosfera terrestre sono bassissime: meno dell’1% secondo le stime degli scienziati. Non si tratta di una novità assoluta: il corpo celeste chiamato 2018VP1 è stato scovato dal Palomar Observatory in California già nel 2018.

Come già detto, le dimensioni sono piuttosto contenute: il 2018VP1 dovrebbe avere il diametro di circa due metri e un peso di “solo” qualche tonnellata. Niente che faccia troppo preoccupare gli scienziati qualora riesca davvero a centrare il nostro Pianeta, anche se questa possibilità – lo ripetiamo – è piuttosto remota: 0,41% è la stima attuale.

Questo asteroide si sta avvicinando dalla parte del cielo diurno, quindi solamente quando sarà prossimo al momento del passaggio e la sua osservazione sarà più agevole in orario notturno – spiega Gianluca Masi, astrofisico del Virtualtelescope, che ha il coordinamento italiano dell’Asteroid day – Succede molte volte che ci sia un’alta incertezza sull’orbita, per piccoli asteroidi come questo, osservati a ridosso del passaggio. La sua taglia molto modesta, anche se dovesse verificarsi un impatto, non desta comunque preoccupazione. Vedremmo al massimo un grosso bolide.

Nulla di cui preoccuparsi, quindi. Anche perché gli scienziati tengono quotidianamente traccia di tutti gli asteroidi che potrebbero essere in rotta di collisione con la Terra e nessuno di questi al momento presenta dimensioni importanti, tali da creare danni come, ad esempio, la meteora che colpì nel 2013 la città di Celjabinsk, in Siberia, grande circa 15 metri di diametro e con un peso di migliaia di tonnellate.

L’impatto di quell’asteroide fu in grado di provocare molti danni e oltre mille feriti, ma fortunatamente non ci fu nessun morto. Tuttavia per provocare un vero e proprio apocalisse un asteroide deve presentare un diametro di chilometri, e non di pochi metri: in questo ultimo caso, infatti, il corpo celeste si disintegrerebbe in poco tempo a contatto con l’atmosfera. E così probabilmente accadrà con il 2018VP1 qualora centrasse il nostro Pianeta.

 

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