Apple e la promessa di emissioni zero: dipende tutto dai fornitori di Taiwan

Le ambizioni ambientaliste di Apple incontrano il muro dei partner asiatici. Così Cupertino spinge Foxconn e TSMC a puntare tutto su eolico e pannelli solari.

Apple e le emissioni zero: negli USA a livello corporate e retail la promessa è già mantenuta, ma per l’hardware a partire dagli iPhone la storia è ben diversa. È tutto nelle mani dei partner asiatici.

Del resto, ci spiega Bloomberg sulla base di un report di della stessa azienda, i trequarti delle emissioni dei prodotti Apple dipendono direttamente dai partner commerciali asiatici. I più importanti sono TSMC e Foxconn ed entrambi usano ancora per il 90% energia prodotta da fonti non rinnovabili.

Eppure, qualcosa inizia a muoversi: i due colossi asiatici hanno iniziato a dotare i loro stabilimenti di pannelli solari di ultima generazione. Ma non solo, Foxconn e TSMC avrebbero iniziato a comprare energia elettrica da alcune centrali eoliche offshore. L’obiettivo è quello di assecondare le ambizioni di Apple, aiutando l’azienda a raggiungere la piena neutralità carbonica entro il 2030.

Apple e altre compagnie stanno cercando di contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici previsti dall’Accordo di Parigi attraverso la decarbonizzazione della loro stessa filiera.

ha spiegato Prakash Sharma, N.1 del dipartimento incaricato di questioni climatiche di Wood Mackenzie.

Le fabbriche dei partner di Apple difficilmente potranno fare affidamento esclusivamente sulle fonti rinnovabili nell’immediato: solare ed eolico non producono elettricità ad ogni ora della giornata, e nonostante i passi in avanti sul fronte delle batterie, l’idea di alimentare una fabbrica delle proporzioni di quelle della Foxconn usando solo energia pulita è un’utopia.

Per questo l’installazione dei pannelli nei siti di produzione è solo un primo step. Apple sta chiedendo ai suoi partner asiatici di investire grosse quantità di denaro nella costruzione di centrali eoliche e pannelli solari. L’idea di Cupertino è che in questo modo la filiera di produzione degli iPhone riuscirebbe comunque a bilanciare le emissioni prodotte, grazie alla massiccia produzione di energia rinnovabile nelle ore diurne, quanto basta per sopperire alle emissioni prodotte durante la notte.

Così Foxconn si è impegnata a riempire la provincia di Henan, dove il carbone è ancora la principale fonte di energia, di pannelli solari, mentre TSMC ha siglato un accordo da  920-megawatt con una centrale eolica che verrà costruita davanti alla costa di Taiwan. Paradossalmente, la TSMC si troverà a comprare più energia verde di quanto non ne acquisti Apple negli USA.

 

 

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