Tencent, il più grande editore videoludico della Cina, intende ottenere il dominio completo del mondo degli esport orientali.
Ieri, lunedì 10 agosto, l’azienda ha inoltrato alle concorrenti DouYu e Huya una proposta non vincolante utile a valutare la possibilità di unificare i servizi di livestreaming videoludico di tutte e tre le parti. Pur non trattandosi di un acquisto in senso stretto, questo patto consegnerebbe a Tencent il monopolio della scena sportivo-digitale.
La transazione tra le tre parti dovrebbe avvenire in maniera pacifica e coordinata, non attraverso l’assorbimento, ma con una fusione basata sul reciproco scambio di quote azionarie.
Si tratta di un’offerta che difficilmente potrà essere rifiutata, se non altro perché Tencent si sta assicurando con compravendite parallele il parziale controllo di Huya, ovvero sta mettendo le mani sul 51 per cento delle sue azioni, nonché sul 70 per cento del diritto di voto sulle decisioni direzionali.
DouYu, a sua volta, non è completamente indifferente alle influenze di Tencent: il colosso del Big Tech detiene infatti il 38 per cento del suo capitale e vanta una potenza di voto direttamente proporzionale alla sua presenza azionaria.
Tencent ha sviluppato negli anni una presenza internazionale degna di nota, garantendosi una buona fetta del mercato ludico mobile e arrivando a distribuire le versioni smartphone di titoli occidentali quali Player Unknown’s Battlegrounds e Call of Duty.
Se dovesse riuscire a cementare un simile accordo, l’azienda finirebbe con il creare una “lega” di esport senza paragoni, creandosi un contesto di indiscusso dominio che imita alcune normali – e controverse – realtà sportivo-aziendali, che si parli della FIFA o della WWE.
A oggi, Tencent ha dovuto chinare il capo solamente al Governo di Beijing, il quale aveva compiuto nel 2018 una palese dimostrazione di forza bloccando per mesi ogni pubblicazione videoludica prevista sul territorio cinese.
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