Durante l’Audizione delle quattro Big Tech Company davanti al Congresso americano è spuntato un inedito documento che mette nei guai Facebook e Mark Zuckerberg. «Instagram? Potrebbe danneggiarci, dobbiamo acquisirlo».

Nella giornata di ieri i CEO delle quattro più potenti internet company americane —Apple, Amazon, Google e Facebook— sono stati sentiti per più di cinque ore dai membri della Commissione giustizia del Congresso statunitense. La maggior parte delle attenzioni dei membri del congresso sono state rivolte verso Mark Zuckerberg.

L’audizione ha mostrato, grossomodo, le stesse dinamiche già osservate nel corso di altri eventi di questo tipo. La maggior parte dei deputati conservatori si sono concentrati su due temi ricorrenti: free speech e reticenza dei dipendenti del Big Tech a collaborare con l’esercito e le forze dell’ordine. Ad esempio, ad un certo punto, uno dei deputati repubblicani ha cercato di estorcere a Sundar Pichai la promessa che Google si impegnerà a continuare a lavorare con le forze di polizia statunitensi. Un altro deputato repubblicano ha confuso Facebook con Twitter, chiedendo delucidazioni a Zuckerberg sulla sospensione dell’account di Donald Trump Jr. Una domanda che avrebbe dovuto porre a Jack Dorsey, peccato che non sia stato convocato assieme agli altri CEO.

Al contrario, i deputati progressisti hanno martellato a più non posso sul tema del ruolo delle quattro compagnie nell’economia americana, interrogando i rispettivi CEO sull’eventualità che questo ruolo abbia permesso loro di ostacolare, limitare e sopprimere la concorrenza delle potenziali aziende rivali, creando un danno ai consumatori.

 

https://twitter.com/CaseyNewton/status/1288537103802851329

 

Proprio nell’alveo di quest’ultimo filone di domande —che poi erano anche le più pertinenti con le ragioni dietro all’audizione—, è emerso un inedito documento interno di Facebook dove Mark Zuckerberg in persona parla in termini molto espliciti del desiderio di acquisire Instagram — cosa che, come è noto, è avvenuta ad aprile del 2012.

Il documento include una serie di scambi per email tra Zuckerberg e David Ebersman, all’epoca CFO di Facebook. Lo scambio è stato ottenuto e citato in sede di audizione dal membro del congresso Jerry Nadler, alcuni estratti del documento sono poi stati divulgati al pubblico dal sito The Verge.

 

 

Secondo Nadler, queste email sarebbero la prova definitiva del comportamento predatorio delle grandi aziende tecnologiche. È difficile dargli torto: Zuckerberg definisce espressamente Instagram, all’epoca di proprietà di Kevin Systrom e Mike Kriege, come una minaccia da neutralizzare, anticipando che Facebook avrebbe dovuto fare tutto il possibile per acquisirlo.

Instagram può danneggiarci in modo significativo anche se non diventerà un grosso business

si legge, nero su bianco, in una delle email scritte da Mark Zuckerberg in persona.

Facebook ha preferito comprare Instagram piuttosto che competerci. Questo è esattamente il tipo di comportamento anti-concorrenziale che le leggi sull’antitrust sono chiamate a proibire

ha sentenziato Nadler. Pronta la difesa di Zuckerberg:

Credo che la FTC (l’authority americana che, tra le altre cose, sorveglia anche sulle acquisizioni ndr) avesse questi documenti, ma votò all’unanimità per dare luce verde l’acquisizione

 

 

Una delle email più esplicite, tra quelle divulgate nella giornata di ieri, è datata febbraio del 2012. Non si parla solo di Instagram, ma anche di altri grossi brand che Facebook percepiva come potenzialmente “disruptive”, tra cui Foursquare.

Queste aziende sono ancora in crescita, ma hanno una network già stabile, i brand sono già solidi, e se riusciranno a crescere su larga scala, potrebbero essere molto pericolosi (disruptive in originale, ndr) per noi. Sarei curioso di sapere se pensate che dovremmo acchiapparne uno o un paio. Cosa ne pensate?.

La risposta di David Eberman è ancora più esplicita. Il CFO di Facebook delinea i possibili motivi per procedere con un’acquisizione in quattro punti: a) neutralizzare un concorrente b) acquisire dei talenti c) ottenere un prodotto con il quale migliorare l’esperienza d’uso di Facebook d) un generico “altri motivi”.

Alla luce di quanto emerso in aula nella giornata di ieri, la FTC potrebbe riaprire un fascicolo sull’acquisizione di Instagram. Lo prevedono le norme americane, spiega The Verge. Instagram non è l’unico servizio rivale acquisito dall’Impero di Zuckerberg. Ultimamente ha creato più di qualche perplessità anche la recente acquisizione di Giphy: