Immuni è ufficialmente attiva a livello nazionale, dopo che la settimana scorsa era stata rodata in via sperimentale in quattro regioni. È disponibile su iOS e Android, ma chi ha smartphone troppo datati potrebbe avere dei problemi.

Peraltro, Immuni non è nemmeno disponibile sui dispositivi Huawei più recenti, quelli sprovvisti della licenza Google Play Services — del perché ne avevamo parlato qui.

Immuni è stata sviluppata dall’azienda milanese Bending Spoons, leader in Italia e in Europa nello sviluppo di app mobile. Fino ad oggi, e quindi quando era ancora in fase di sperimentazione, Immuni aveva già macinato alcuni primi, importanti, traguardi in termini di download.

Il commissario Domenico Arcuri aveva annunciato che l’app era stata scaricata da 2.2 milioni d’italiani. Non è chiaro quale debba essere la percentuale d’uso perché diventi effettivamente utile, né tanto meno quanto sarà cruciale il ruolo della tecnologia nel contenimento del virus — del contact tracing digitale e della sua efficacia se ne parla da mesi, ma non esiste un consenso unanime.

La buona notizia è che probabilmente non è vero che l’app debba essere scaricata da almeno il 60% della popolazione per portare a risultati apprezzabili: una convinzione che si basa su un paper dell’Università di Oxford, ma i ricercatori dietro alla ricerca hanno recentemente spiegato che il significato del loro studio è stato largamente frainteso.

There’s been a lot of misreporting around efficacy and uptake … suggesting that the app only works at 60%—which is not the case. It starts to have a protective effect at much lower levels.

ha detto Andrea Stewart, portavoce del team di ricercatori di Oxford.

Arcuri ha annunciato che in questi giorni inizierà una campagna di sensibilizzazione all’uso e all’importanza dell’app, con l’obiettivo di convincere anche gli scettici.

Voglio ribadire che è anonima e resterà tale fino alla fine del suo uso e che è una componente fondamentale nella strategia del contenimento della pandemia nel proprio paese. Abbiamo voluto e dovuto ottemperare alle esigenze di privacy e abbiamo impiegato il minimo del tempo

ha detto in questi giorni.

Sull’App Immuni, quello che c’è da sapere e le ultime cose che si sono dette: