In Germania  i benzinai dovranno installare obbligatoriamente le colonnine di ricarica per le auto elettriche. La misura fa parte del piano da 130 miliardi per rilanciare l’economia.

I politici della Germania credono che l’unico modo per avere una piena adozione delle auto elettriche sia necessario risolvere una volta per tutte “l’ansia da autonomia“. Oggi la maggior parte delle auto elettriche non hanno la stessa autonomia delle auto a motore termico. Peraltro, ricaricare completamente un’auto elettrica richiede molto più tempo di quello necessario a fare un pieno di benzina, per ovvie ragioni.

Qualcosa si sta comunque muovendo in modo spontaneo: le reti di ricarica si stanno espandendo a macchie d’olio, raggiungendo anche le aree periferiche. Contestualmente le auto elettriche di ultima generazione, specie SUV e crossover, stanno raggiungendo livelli di autonomia sempre più interessanti.

Alcuni Paesi si stanno dimostrando particolarmente virtuosi: nel Regno Unito l’anno scorso le colonnine per le auto elettriche hanno superato per numero i benzinai.

Ovviamente non è una questione puramente numerica, a chi abita in un’area completamente scoperta poco importa se nelle grandi metropoli le stazioni di ricarica per le auto elettriche sono quintuplicate. Rimarrà costretto ad usare un’auto a benzina perché il rischio di rimanere senza batteria è troppo alto.

Da qui la decisione della Germania di puntare sulla diffusione delle stazioni di ricarica per gli EV, sfruttando la rete di stazioni di servizio sul territorio già esistente.

Si stima che perché si possa creare un reale mercato di massa per i veicoli elettrici, siano necessarie almeno 70.000 stazioni di ricarica, di cui 7.000 per la ricarica rapida. Ogni sono 27.000.