COVID-19 non ha portato solo un nuovo virus, ma anche neologismi e nuove forme di stress e stanchezza come la “zoom fatigue”, ossia l’esaurimento mentale associato ai meeting online. Ecco alcuni trucchetti per stare meglio.
Ridurre la durata delle videochiamate sarebbe la prima cosa da fare, ma se non è possibile ecco 4 semplicissimi consigli per affaticarci meno durante i meeting online.
Ognuno di noi può contribuire a ridurre la “zoom fatigue” modificando alcuni comportamenti per migliorare l’esperienza del meeting online di tutti i partecipanti.
- Non produrre suoni tipo “ticchettio”.
I suoni innaturali, inaspettati e fastidiosi invocano una risposta nel nostro cervello e ci costringono a concentrarci su di essi. In una riunione video anche piccoli suoni come toccare i tasti e il rumore della deglutizione, ma anche di uno snack croccante o di una sedia scricchiolante, verranno catturati e amplificati attraverso il sistema. Se non stai parlando spegni il tuo microfono e se parli cerca di minimizzare questi suoni. - Cambiare la meta-comunicazione.
Magari i contenuti e gli argomenti delle nostre conversazioni video possano rimanere gli stessi rispetto a quelli che facevamo di persona, ma la meta-comunicazione cambia: non possiamo vedere con chiarezza i segnali di assenso o dissenso degli interlocutori e anche i suoni verbali come “sì” o “uh-huh” potrebbero distrarre e interrompere il flusso in una conversazione di gruppo, senza contare i possibili ritardi della rete che confondono ulteriormente le cose. Dobbiamo aggirare questo problema conoscendo questi limiti e creando nuove regole: oltre a disattiva l’audio quando non si parla come detto prima una semplice soluzione è usare la chat per intervenire o sollevare domande nelle conversazioni di gruppo. - Articolare chiaramente le parole e attivare i sottotitoli per facilitare la comprensione.
Oltre a questo devi controllare che qualcun altro in casa non stia consumando tutta la banda per Netflix mentre stai facendo una videoconferenza. - Organizzare lo spazio intorno a te.
Le conversazioni in un ambiente domestico comportano rumori di fondo, nonché echi dovuti all’acustica della stanza. Le conversazioni di sottofondo tipiche negli uffici open space possono essere facilmente filtrate inconsciamente dal nostro cervello grazie alla sua capacità di separare i suoni in base alla loro posizione o direzione. Questi segnali spaziali ci consentono di concentrarci su un singolo oratore in una stanza affollata. Ma in una videoconferenza perdiamo le informazioni direzionali e i rumori di fondo rispetto al parlato diventano molto più invadenti. Per rendere il tuo ambiente video domestico più adatto, non serve convertirlo in uno studio di registrazione mettendo cartoni di uova su tutti i muri, ma basta stare in una stanza che contenga mobili, cuscini e coperte piuttosto invece che in una vuota e inoltre ricordare che la libreria sullo sfondo non è solo un bel supporto ma anche un buon deflettore acustico. Inoltre sempre meglio usare cuffiette con microfono.
Proprio come per il distanziamento sociale, il miglioramento della qualità della tua esperienza di videochiamata si basa su uno sforzo collettivo e sull’abitudine. Tutto qui.
- Zoom fatigue: how to make video calls less tiring (theconversation.com)