Mark Zuckerberg: “Non ci interessa che Facebook sia impopolare”

Cambio di strategia per Facebook, l’azienda ora ammette pubblicamente che non rincorrerà il favore del pubblico a tutti i costi, privilegiando una maggiore trasparenza.

Così Mark Zuckerberg, durante una call di questo mercoledì con gli investitori:

Una delle critiche che abbiamo ricevuto più spesso sull’approccio mantenuto da Facebook negli ultimi 10 anni è che volevamo a tutti i costi essere apprezzati, e che questo ci ha portato a non comunicare sempre le nostre intenzioni in modo chiaro, perché avevamo paura di offendere le persone.

Per Zuckerbeg sarebbe quindi più importante mantenere un’azione che privilegi sicuramente gli interessi e i valori della sua azienda, a patto che questa venga comunicata adeguatamente al pubblico.

La dichiarazione di Zuckerberg si inserisce all’interno della polemica sulle inserzioni dei partiti politici, uno dei business più controversi del sito, dopo lo scoppio dello scandalo Cambridge Analytica.

Twitter verso la fine del 2019 ha spiegato che non accetterà più inserzioni di tipo politico, scaricando completamente la patata bollente a Google e Facebook. Per Twitter non è una grave perdita, considerato che le inserzioni della politica contribuiscono marginalmente alle entrate del sito.

Facebook al contrario non solo ha deciso di continuare a vendere spazi pubblicitari ai partiti, ma ha anche spiegato che non ha la minima intenzione di fare da censore delle dichiarazioni dei politici, e che, in altre parole, questi sono liberi di diffondere messaggi a pagamento manifestamente falsi o diffamatori — la polemica era nata proprio da un messaggio della campagna per la rielezione di Donald Trump, con dichiarazioni estremamente controverse su Biden.

La nostra ambizione per i prossimi 10 anni non è quella di essere apprezzati, ma di essere capiti

ha quindi continuato Mark Zuckerbeg. Non è necessariamente un’affermazione malvagia, ma sicuramente suona molto di più come la dichiarazione di un Ministro di un Governo tecnico, e non come quella di un CEO di un’azienda quotata in borsa.

Sta di fatto, che Facebook spiega di guadagnarsi nuovamente la fiducia del pubblico in questa maniera: eliminando le ambiguità.

 

 

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