Ed ecco l’aggiornamento settimanale da 77 gradi sud (più o meno) con il racconto della mia avventura per l’esperimento BLAST-TNG

Questa settimana è stata molto produttiva per noi dal punto di vista lavorativo. Gli amplificatori a basso rumore (LNA, low-noise amplifiers) sono stati installati e sembrano funzionare correttamente.

Avremmo risposte definitive solo tra 1 settimana quando tutto sarà a temperatura criogenica, cioè la temperatura operativa dei componenti. Dopo questi test abbiamo iniziato a chiudere il criostato, creare il vuoto e preparare per il raffreddamento.

Qusta fase, che di solito richiede circa 4 giorni, è stata lunga circa 6 giorni. Il motivo principale di questo ritardo è che avevamo bisogno di un componente che era in Nuova Zelanda ed è stato spedito solo domenica 24 Novembre. Parte del nostro cargo è ancora in Nuova Zelanda, quest’anno tutto è più lento per via dei problemi ai C17.

 

CryoTeam al momento della chiusura del criostato

 

Durante questa settimana abbiamo anche lavorato su altri aspetti dell’esperimento. Il team che si occupa di testare la gondola ha iniziato ad effettuare le prime prove sul sistema di puntamento e ha corretto alcuni bug nel software di volo.

Il meteo ci ha anche permesso di testare i pannelli solari (ci preoccupavano parecchio dopo aver speso più di un anno in Antartide) e le notizie anche su questo lato sono buone.

Infine, all’inizio di questa settimana finalmente abbiamo iniziato a raffreddare il criostato. Per raffreddare completamente ci metteremo 5/6 giorni e per il momento procede come tutto previsto.

 

Criostato durante la fase di trasferimento dell’azoto liquido

 

Anche alla base le cose sono migliorate. Abbiamo bagni veri (e non secchi con segatura) e anche internet, per cui ci siamo mossi dagli anni ’80 con le radio ed i walkie talkie agli anni ’90 con internet all’incredibile velocità di 5/6 kb/s. Al momento ci manca solo la mensa e poi tutto dovrebbe essere pronto.

Il ritardo nella consegna dei componenti ci ha permesso di godere di una giornata di libertà domenica pomeriggio. Personalmente ne ho approfittato parlando con la crew di Nat Geo che si trova in Antartide per girare la seconda stagione di One Strange Rock.

È stato sicuramente molto interessante parlare con persone che per lavoro girano il mondo per motivi documentaristici. Avevano tutti parecchia esperienza ed hanno lavorato anche ad altri documentari, come Planet Earth.

Ci hanno poi anche spiegato come la loro vita non è semplicissima, uno di loro in un mese ha viaggiato dalla Groenlandia al Polo Sud con due settimane in Kenya (ovviamente per lavoro).

 

Alcuni degli strumenti che vengono usati dalla truppa di NatGeo (Red Camera, Canon 50-1000 e DJI Inspire 2 e Mavic 2)

 

Piccola nota che non riguarda la mia esperienza direttamente, ma il continente antartico in generale. La scorsa settimana vi avevo detto che avevamo raggiunto un record di temperatura percepita di -35. Quel giorno è stato anormale rispetto alle temperature medie quest’anno in Antartide.

Per farvi capire come il riscaldamento globale stia influenzando pesantemente il continente basta pensare che il ghiaccio sopra il mare che si forma durante l’inverno quest’anno non si è formato fino a Luglio (contro fine Maggio/Giugno degli anni precedenti) e ha perso un paio di metri di spessore.

 

Come sempre per chi fosse interessato ecco i link alle puntate precedenti: . Se invece siete interessati ad i motivi scientifici di BLAST-TNG, leggete qua.

 

P.S.
Per quest’anno vorrei anche provare un esperimento che mi piacerebbe aggiungere a questo diario, vorrei avere una sezione di Q&A dove non risponderò solo io, ma ci saranno anche altri membri del team che parteciperanno. Inoltre se avete anche curiosità sulla cucina qui alla base posso provare a chiedere ad i cuochi qui se sono disponibili a rispondere (qui trovate un’intervista al nostro sous chef della base).

Per qualsiasi cosa scrivete sul gruppo di leganerd taggandomi.