Il 24 ottobre arriverà nelle sale One Piece: STAMPEDE – Il Film, quattordicesimo film tratto dall’omonimo manga scritto e disegnato da Eiichiro Oda. In concomitanza con l’arrivo della nuova avventura della ciurma di cappello di paglia, che celebra il 20° anniversario dell’anime, vi sveliamo alcune curiosità sull’opera.
Una benda sull’occhio, il pappagallo sulla spalla, un uncino ed una gamba di legno. Questi sono gli elementi tipici e stereotipati che nell’immaginario collettivo compongono la figura del pirata. Una figura che da sempre affascina, tanto da essere spesso protagonista di racconti, romanzi, film o serie tv, grazie anche a figure realmente esistite come Sir Francis Drake, Edward Teach detto Barbanera, Henry Morgan e molti altri.
Una fascinazione per chi ha deciso di vivere al di là della legge che se in passato aveva conquistato il mondo della letteratura, oggi ha invaso il mondo dell’entertainment e dei manga. Proprio grazie a questi ultimi ed in particolare a One Piece, che ne ha riscritto i canoni dando vita a personaggi non convenzionali, i pirati hanno conosciuto una seconda vita.
One Piece ha riscritto i canoni del pirata, mostrando personaggi non convenzionali.
Scritto e disegnato da Eiichiro Oda, One Piece inizia la pubblicazione il 22 luglio del 1997 sulle pagine di Weekly Shōnen Jump di Shūeisha e a distanza di oltre vent’anni è uno dei manga più amati.
La storia, come ben sanno i lettori del manga, segue le vicende del vivace Monkey D. Luffy – il cui sogno è diventare il re dei pirati – e della sua sgangherata ciurma di pirati che affronterà non poche peripezie e nemici formidabili lungo la rotta che li porterà all’isola di Raftel, dove si trova il tesoro lasciato da Gold D. Roger.
Un’avventura che da oltre vent’anni porta i lettori all’interno di un mondo pieno di misteri ed insidie e che come spesso capita nei manga inizia da una storia one shot, Romance Dawn. Divisa in due parti e pubblicata nell’agosto del 1996 contiene molti elementi che poi si troveranno in One Piece.
Un successo quello del manga che si deve principalmente alla storia ideata da Oda, una vicenda dove non manca di certo la fantasia ma in cui il mondo in cui i personaggi si muovono è più che reale. Il mondo in cui il mangaka trasporta il lettore è ben costruito e dettagliato nei minimi particolari, una vera e propria società organizzata con governi, leggi, classi sociali e via dicendo.
Il successo di One Piece si deve principalmente alla storia piena di fantasia ma dove il mondo in cui è ambientata è più che reale
Una vicenda in cui l’avventura, la suspance e l’amicizia la fanno da padroni, ma dove non mancano colpi di scena, commozione, divertimento ed ovviamente i combattimenti, che con il passare dei numeri e l’aumento di forza dei personaggi si fanno sempre più distruttivi.
Inoltre nonostante la grande quantità di personaggi presenti (secondo un calcolo di un fan nel solo manga ad oggi ne sono comparsi 1094) questi sono ben gestiti e ben caratterizzati. Non solo i personaggi principali, ma anche quelli secondari o le semplici comparse, hanno un background che aiuta a capire il perché agiscano in un determinato modo.
I personaggi sono ben caratterizzati e affascinano per la loro imperfezione
Ciò che affascina è la loro imperfezione, tutti hanno dei difetti più o meno marcati e tutti, protagonisti o villain, verranno messi in difficoltà da potenti avversari che li sconfiggeranno. Persone quindi a tutto tondo, che si fanno guidare dalle emozioni – Luffy in particolare – capaci di essere anche meschini calcolatori pronti a tutto pur di raggiungere il proprio scopo.
Una storia che deve la sua nascita per la passione dell’autore per i pirati, nata da piccolo con il cartone Vicki il vichingo e accresciuta durante l’adolescenza con la lettura di biografie di pirati. Non è un caso che molti dei pirati presenti abbiano nomi che ricordino personaggi realmente esistiti, esempi lampanti sono X Drake, riferimento a Francis Drake, e Marshall D. Teach detto Barbanera, ovvio richiamo a Edward Teach. Quello che invece salta all’occhio è che nessun pirata presente in One Piece porti la caratteristica benda sull’occhio, cliché che l’autore ha volutamente evitato.
Un manga che deve molto anche a Dragon Ball, infatti Oda ha più volte dichiarato che senza l’opera di Toriyama non ci sarebbe One Piece e che Luffy presenta molte delle caratteristiche di Goku. Ma Dragon Ball non è l’unica opera omaggiata, molti personaggi ricordano i protagonisti di manga anni ’80, come ad esempio Zoro che ha ripreso il suo pessimo senso dell’orientamento da Ryoga di Ranma ½. Un’opera in cui non mancano anche citazioni od omaggi a città esistenti, cantanti o a personaggi di film, come ad esempio Water Seven ispirata a Venezia, Ener ispirato ad Eminem o Sanji la cui figura sembra è modellata su quella del personaggo di Mr. Pink de Le Iene di Quentin Tarantino. Per di più il personaggio avrebbe dovuto chiamarsi Naruto, ma vista l’uscita del manga di Kismimoto il mangaka ha deciso per un cambio di nome.
One Piece è debitore nei confronti di Dragon Ball, manga preferito di Oda da cui l’autore ha ripreso molto.
Una ricerca quella del mitico tesoro di Gold D. Roger che inizialmente sarebbe dovuta dorare solo cinque anni, ma che continua da oltre vent’anni perché l’autore si diverte troppo a disegnarla. Una vicenda in cui l’allegria è una delle caratteristiche principali poiché l’intenzione di Oda è sempre stata quella di raccontare una storia allegra, non è un caso che la morte sia un argomento poco trattato, con poche e dolorose eccezioni.
Inoltre se il manga è ancora oggi così popolare è anche grazie ai misteri presenti. Non solo la rotta maggiore è piena di isole tutte da scoprire, ma il mangaka ha svelato poco o niente riguardo i cento anni del grande vuoto – la cui storia è riportata sui Poignee Griffe, monoliti scritti in una lingua che solo pochi possono leggere – i Frutti del Diavolo o il significato della D.. Così come non sappiamo ancora in cosa consista lo One Piece o non conosciamo il passato di molti personaggi.
Un successo quello di One Piece così eclatante da entrare nel Guinness dei Primati nel 2015 avendo venduto 320 milioni di copia. Non c’è quindi da stuprsi che dalla versione cartacea siano state tratte l’anime, special tv e film per il cinema. Il 20 ottobre 1999 l’anime debutta su Fuji TV e ad oggi ha superato i 900 episodi e la cui conclusione, come quella del manga, è ancora lontana. In italia la serie animata arriva il 1° settembre 2001 su Italia 1, per poi essere trasmessa su Italia 2. Una versione che come è purtroppo sempre accaduto con gli anime è stata censurata e modificata, a partire dal nome del protagonista Luffy tradotto prima in Rubber (termine inglese per gomma) eliminando quindi ogni riferimento alla volontà della D., per poi essere modificato prima in Monkey D. Rubber e successivamente dall’episodio 401 in Monkey D. Luffy detto Rubber.
Arriva nei cinema One Piece: Stampede
Oltre alla serie animata, One Piece si compone di 13 special tv e di ben 14 film, l’ultimo dei quali è One Piece: STAMPEDE – Il Film, in uscita il 24 ottobre di quest’anno dopo aver sbancato i botteghini giapponesi quest’estate. Diretto da Takashi Otsuka il film è statto scritto e supervisionato da Eiichiro Oda in persona e realizzato da Toei Animation per celebrare i vent’anni dell’anime. Una pellicola in cui verranno mantenuti i nomi originali dei personaggi e che manterrà fede anche per quanto riguarda i termini, così come siamo stati abituati con Dragon Ball.
La storia di One Piece: STAMPEDE – Il Film è ambientata temporalmente dopo gli eventi dell’arco narrativo di Whole Cake Island in cui Luffy e compagni affrontano Big Mom e prima dell’arco narrativo successivo, ovvero quello che si svolgerà nella terra di Wano. In questa nuova avventura la ciurma di cappello di paglia viene invitata al festival dei pirati, la più grande esposizione di pirati organizzata da pirati. Organizzatore dell’evento è Buena Festa, noto anche come il Signore delle Festività. Un evento a cui partecipano molti personaggio noti del mondo di One Piece, a cominciare dai pirati della Peggiore delle generazioni passando per la Marina, che ha infiltrato Smoker e Tashigi. Ma purtroppo nulla è come sembra. Luffy e gli altri dovranno vedersela con Douglas Bullet, ex soldato ed ex membro della flotta di Gold D. Roger la cui vita è cambiata drasticamente dopo la morte del re dei pirati.
Dopo l’avventura sull’isola di Gran Tesoro vissuta in One Piece: Gold, Luffy e la sua ciurma sono quindi pronti a tornare in azione in una nuova avvincente avventura, la quale stando quanto dichiarato da Oda contiene indizi su Raftel, l’ultima isola della Rotta Maggiore su cui si trova lo One Piece. All’arrembaggio!
One Piece: STAMPEDE – Il Film sarà al cinema dal 24 ottobre
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