Un informatico ha restaurato un Apollo Guidance Computer originale e l’ha utilizzato per il mining di Bitcoin

Ken Shirriff ha un blog dove racconta le sue imprese nel restauro di vecchi PC e hardware. Ultimamente è riuscito a mettere le mani su un Apollo Guidance Computer originale. Una volta restaurato, l’ha utilizzato per il mining di Bitcoin. Con risultati disastrosi.

Sebbene l’Apollo Guidance Computer abbia portato in più occasioni l’uomo sulla Luna, stiamo parlando pur sempre di una macchina degli anni 60 con un’unità di calcolo da 2MHz, e RAM da 2Kwords. Niente microprocessore, non esistevano ancora.

 

Peraltro l’AGC non era particolarmente veloce neanche per l’epoca. Un’epoca dove i computer avevano le dimensioni di un frigorifero, ricorda Shirriff, mentre questo computer di bordo doveva stare all’interno di un veicolo spaziale.

Quindi che farci con un’affare del genere dopo essere riusciti a riportarlo nelle sue condizioni originali? Mining di bitcoin, ovviamente!

Primo step: implementare l’algoritmo di hash all’interno del sistema a 15-bit dell’AGC.

Another complication was that the SHA-256 algorithm uses 32-bit unsigned numbers, while the AGC used 15-bit signed numbers in obsolete 1’s complement form. To fit a 32-bit number into the AGC, I split each word into a 4-bit chunk and two 14-bit chunks.

Spiega l’informatico.

 

Semplificando al massimo, la blockchain è un registro decentralizzato che tiene traccia della proprietà di ogni bitcoin, così come di tutte le transazioni tra gli utenti. Le operazioni vengono validate tramite un processo chiamato mining, che vede migliaia di macchine in competizione tra di loro nella risoluzione di complessi calcoli matematici. Ogni volta che una macchina riesce ad estrarre un blocco viene ricompensata con 12.5 Bitcoin, ma per riuscirci è necessario avere un’enorme potenza di calcolo.

 

Superati altri problemi, come la memoria limitatissima del AGC, il risultato è quello che segue:

 


 

The Apollo Guidance Computer took 5.15 seconds for one SHA-256 hash. Since Bitcoin uses a double-hash, this results in a hash rate of 10.3 seconds per Bitcoin hash. Currently, the Bitcoin network is performing about 65 EH/s (65 quintillion hashes per second).

At this difficulty, it would take the AGC 4×10^23 seconds on average to find a block. Since the universe is only 4.3×10^17 seconds old, it would take the AGC about a million times the age of the universe to successfully mine a block.

Per capirci, come si poteva intuire non è andata benissimo. Per riuscire a minare un blocco, trovando una sequenza di hash che inizi con 18 zero, l’Apollo Guidance Computer ha bisogno di un miliardo di volte l’età dell’universo

 

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