Secondo gli scienziati autori dello studio, il riscaldamento globale causato dalle attività umane renderebbe il fenomeno delle ondate di caldo più probabile di ben cinque volte.

Lo studio è stato rilasciato dal World Weather Attribution Network ed ha analizzato il fenomeno che ha colpito in questi giorni Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi e repubblica Ceca, facendo segnare alla colonnina di mercurio valori da record, come quello registrato in Francia di ben 45,9° C.

Per comprendere e identificare meglio le ondate di caldo, gli scienziati hanno esaminato le temperature medie di 3 giorni durante l’ondata, paragonandole a registrazioni precedenti e a simulazioni.

Gli scienziati hanno così ipotizzato che le condizioni climatiche attuali rendano il verificarsi di questi eventi più probabile di ben 100 volte rispetto al 1901, anno di riferimento.

Hanno così ipotizzato che le condizioni climatiche attuali rendano il verificarsi di questi eventi più probabile di ben 100 volte rispetto al 1901, anno di riferimento.

Non ci sono però certezze di come i cambiamenti influenzino esattamente il fenomeno, poiché solo dal 1947 si è cominciato a osservare le variazioni di temperatura; tuttavia gli scienziati si ritengono convinti che il cambiamento climatico incrementi le probabilità di almeno un fattore 5.

 

L’ondata di caldo

 

Anche l’intensità del calore è aumentata: 100 anni fa si registravano valori del fenomeno di 4°C inferiori a quelli registrati questo giugno.

Attualmente anche l’incremento del tasso di mortalità della popolazione europea legato al fenomeno è sotto esame, ma per avere certezze occorrerà aspettare qualche anno di analisi a lungo termine.