Il prossimo 25 giugno il Falcon Heavy di SpaceX porterà in orbita un piccolo satellite che dispiegherà un vela solare che si muoverà grazie ai fotoni, pacchetti di energia, provenienti dal sole.

Non è il primo tentativo ma il dispositivo, sviluppato dalla Planetary Society, potrebbe essere la svolta per un nuovo modo di viaggiare nello spazio.

Quando le particelle colpiscono la vela i fotoni trasferiscono una energia in senso opposto alla luce riflessa. La spinta fornita da questi fotoni è minuscola, ma anche illimitata.

L’idea rivoluzionaria alla base del dispositivo LightSail 2, questo il suo nome, è che grazie alla sua vela potrà godere di energia illimitata senza l’utilizzo di carburante o pannelli solari godendo così di energia infinita.

La vela, che dopo il suo dispiegamento ha una superficie di 32 metri quadrati, è una pellicola molto sottile, leggera e riflettente. Quando le particelle colpiscono la vela i fotoni trasferiscono un’energia in senso opposto alla luce riflessa. La spinta fornita da questi fotoni è minuscola, ma anche illimitata.

Le radiazioni provenienti dal Sole faranno si che che LightSail 2 aumenti la sua altitudine mentre orbita attorno alla Terra.

Si spera che LightSail 2 possa orbitare attorno alla Terra per almeno un anno e rappresenti una prova concreta della possibilità di navigare a vela nello spazio. Una sonda con vele solari inizia a muoversi più lentamente di una a motore, ma a lungo termine può raggiungere velocità sorprendenti.

Questa tecnologia permetterebbe inoltre di mantenere i satelliti artificiali fermi in un punto fisso, cosa che con i metodi convenzionali richiederebbe correzioni infinite con un alto consumo di carburante.

In futuro si prospetta che le vele solari possano anche facilitare l’esplorazione dello spazio profondo.