Ironman, endurance, maratona: alcune competizioni testano i limiti dei più forti atleti del mondo, ma fino a che punto possiamo spingerci?
Un nuovo studio suggerisce che non importa quale sia l’attività, tutti raggiungiamo il solito limite metabolico, ovvero il massimo sforzo possibile che il nostro corpo possa sostenere nel lungo termine.
Quando si tratta di attività fisiche che durano giorni, settimane e mesi, i ricercatori hanno scoperto che gli esseri umani possono bruciare calorie al massimo 2,5 volte il loro tasso metabolico a riposo: nemmeno il più performante dei maratoneti riesce ad abbattere questo limite.
Oltre questa soglia, il corpo comincia a erodere i propri tessuti per compensare il deficit calorico, probabilmente a causa dei limiti fisici del tratto digestivo nell’attività di scomposizione del cibo.
L’esperimento è stato effettuato misurando le calorie bruciate da un gruppo di atleti che correvano l’incredibile serie di sei maratone alla settimana, per cinque mesi: tutte le volte che i dati venivano rapportati al tempo, veniva osservata una curva ad L.
Il consumo energetico degli atleti iniziava relativamente alto, ma inevitabilmente raggiungeva e si stabilizzava ad un valore di 2.5 volte il tasso metabolico dell’individuo.
Herman Pontzer, coautore dello studio e professore associato di antropologia evoluzionistica della Duke University, commenta così la scoperta:
Per quello che ne sappiamo nessuno può spingersi oltre questo limite, che rappresenta una sfida per l’élite degli atleti di endurance.
Questo però, continua il professore, non esclude che in futuro questo limite possa essere abbattuto:
Forse qualcuno oltrepasserà il limite un giorno e ci mostrerà in cosa ci siamo sbagliati: la scienza funziona quando qualcuno dimostra che hai torto.
- Is there a limit to human endurance? Science says yes (sciencedaily.com)
- Is There a Limit to Human Endurance? Science Says Yes (today.duke.edu)