Le Università giapponesi di Hokkaido, Kobe e Osaka e l’Istituto di Tecnologia di Tokyo hanno simulato al computer i dati raccolti dalla sonda New Horizons scoprendo un oceano intrappolato sotto la superficie di ghiaccio di Plutone.

Grazie alla sonda spaziale della NASA, New Horizons, che li ha raccolti, è stato possibile elaborare i dati ed individuare un oceano sotto la regione Sputnik Planitia vicina all’equatore del pianeta, dove la superficie ghiacciata è più sottile.

L’ipotesi è che per mantenere l’acqua in stato liquido deve essere presente uno strato isolante che permette all’acqua di non congelare al contatto la superficie ghiacciata, questo elemento è un gas metano prodottosi a seguito di spaccature nel cuore caldo del pianeta.

Questa sottile formazione di gas è un importante meccanismo per mantenere in vita grandi oceani sotto superficiali minimamente riscaldati.

Per gli studiosi giapponesi, lo studio è la dimostrazione che la presenza di oceani sommersi nel Sistema Solare è più comune di quanto si pensasse, rendendo più probabile la presenza di forme di vita.

 

Potrebbe interessare anche: