Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ma è anche vero che non sempre è facile gestire il potere e che, a volte, l’oscurità è una via molto più allettante dell’essere un eroe. Questo è quello che accade a Brandon in Brightburn – L’Angelo del Male, ma nella storia del cinema e delle serie TV non è il solo a dover affrontare un destino imprevedibile.
Cosa succederebbe se un bambino proveniente da un altro mondo atterrasse sulla terra, ma invece di diventare un eroe per l’umanità desse prova di essere qualcosa di molto più minaccioso?
Questa la domanda da cui parte Brightburn – L’angelo del Male, il nuovo film di David Yarovesky prodotto da James Gunn e con protagonista Elizabeth Banks che interpreta Tori Breyer, una donna che non è mai riuscita a restare incinta e che riesce a realizzare il suo sogno quando un bambino misterioso “si affaccia” alla sua porta.
Brandon (Jackson A. Dunn) è un bambino brillante e intraprendente, ma avvicinandosi all’adolescenza in lui si manifesta un potente lato oscuro e Tori inizia a farsi delle serie domande sulla reale natura del figlio. Brandon sembra essere consumato dai suoi impulsi e, più il suo potere cresce, più per lui è impossibile fermarsi e mettere in grave pericolo chiunque gli si avvicini troppo.
La storia di Brandon, tra le sue mille sfumature, non è in fondo troppo differente da quella di molti altri personaggi che negli anni abbiamo visto affacciarsi nel mondo del cinema e della serie TV. Ragazzi e bambini dai poteri straordinari e differenti, ma che al tempo stesso si sono dovuti confrontare, spesso amaramente, con loro, non sempre riuscendo a compiere le scelte più giuste.
Figli degli X-Men e di Spider-Man, il cinema dei “ragazzi speciali” nasce in realtà negli anni ’80, ma solo negli anni 2000 ha davvero avuto la sua grande ondata di successo, complici anche le storie con grandi protagonisti iconici, come per esempio il piccolo mago della scrittrice J.K. Rowling, Harry Potter. E non parliamo per forza di supereroi o poteri più “comuni” ma anche storie di ragazzi dai poteri decisamente meno “ordinari”.
In attesa di vedere Brightburn – L’angelo del male al cinema, che sarà nelle sale italiane dal 23 Maggio con Warner Bros., vediamo insieme cinque personaggi appartenenti al cinema e alle serie TV che, molto giovani, si sono trovati a dover affrontare poteri molto particolari.
Harry Potter
Lo abbiamo già citato e non possiamo non iniziare proprio con lui, il maghetto più amato della letteratura e del grande schermo. Oltre dieci film e soprattutto patrimonio letterario che di generazione in generazione continua ad essere tramandato.
Harry Potter è il bambino predestinato che ancora in fasce si trova a dover affrontare un enorme potere. Potere che è cresciuto con lui, portandoselo in quella cicatrice sulla fronte che ha da sempre influenzato la sua esistenza. Ed Harry negli anni ha dovuto comprendere quale strada dover davvero intraprendere. A volte amando la sua esistenza, altre volte detestandola. Nella paura e nel coraggio, Harry Potter è forse uno dei personaggi appartenente al mondo fantastico che molti ragazzi vorrebbero essere.
Donnie Darko
Su una scia del tutto differente, invece, si muove Donnie Darko, personaggio interpretato da un giovanissimo Jake Gyllenhaal nell’omonimo film del 2001 scritto e diretto da Richard Kelly.
E forse Donnie è esattamente il primo, la mosca bianca che ha dato via a tutto questo negli anni, portando al cinema quello che apparentemente ci poteva sembrare un ragazzo comune, non particolarmente socievole, per nulla cool e anche molto nerd, ma che in sé nascondeva un potere decisamente differente dal comune.
La capacità di vedere oltre, prevedere. La chiave di volta quasi per la salvezza del mondo; purtroppo bisogna anche dover affrontare il peso delle proprie responsabilità e i grandi poteri richiedono sempre un grande sacrificio.
Carrie White
Continuiamo con il cinema, ma anche con la letteratura, questa volta con un personaggio che, in fondo, ha molto in comune con Brandon, il protagonista di Brightburn. Uno di quei personaggi costretti quasi a scegliere la via più oscura, messa all’angolo per troppo, devastata psicologicamente dalla moltitudine di pressioni e dalla non accettazione degli altri.
Carrie è sicuramente una parabola sul mondo dell’adolescenza, sull’importanza di un periodo così delicato dove, spesso, si viene costantemente giudicati e messi all’angolo. Dove non è facile emergere e farsi accettare per quello che si è. Ecco perché il distruttivo potere di Carrie, prima narrato nel romanzo di Stephen King e poi portato al cinema da Brian De Palma, esplode del tutto in un vero e proprio geyser di sangue che condannerà definitivamente la nostra protagonista sulla via dell’oscurità.
Buffy Summers
Affacciamoci adesso nel mondo della serialità, proseguendo con due protagoniste molto diverse tra di loro ma altrettanto interessanti. La prima è sicuramente Buffy – L’Ammazza Vampiri, eroina e cacciatrice di vampiri e mostri in quel di Sunnydale, Buffy Summers è una semplice adolescente che viene catapultata in un mondo che fino a quel mondo non sapeva neanche che esistesse. Una delle prime serie TV con una grande protagonista che, ancora oggi, si fa ricordare come una vera e propria icona.
Joss Whedon non da solo vita ad una delle serie più amate e che ancora oggi è un grosso punto di riferimento nella serialità di genere, ma crea un vero e proprio gruppo di adolescenti/adulti a confronto con poteri, responsabilità e conseguenze a cui dover rispondere delle proprie azioni. Si, perché le forze del male non sono solo quelle esterne in Buffy, ma anche quelle vivide nell’animo umano.
Sabrina Spellman
Concludiamo con la teenager più amata dell’ultimo periodo. Conosciuta prima nella sua versione più comica ed ora in quella più dark, Sabrina è un personaggio che sa fin troppo bene cosa voglia dire confrontarsi con dei poteri e dover compiere delle scelte.
Mezza umana e mezza strega, Sabrina non solo deve decidere se percorrere il Sentiero Oscuro, quindi quello che la porterà direttamente tra le braccia di Lucifero e abbandonare per sempre la sua vita mortale, o rinunciare ai suoi poteri da strega; ma deve anche confrontarsi con un destino inaspettato e pieno di imprevisti.
Un destino con il quale non vorrebbe confrontarsi ma che la chiama a compiere una scelta e anche a prendere atto delle sue responsabilità, di cosa la sua nascita abbia rappresentato veramente e di come dei grandi poteri, anche se usati in fin di bene, non possano essere la soluzione per tutto.