Dal 10 novembre 2018 al 10 febbaio 2019 presso il Castello di Desenzano del Garda (BS) è possibile visitare la mostra Mickey 90 – L’Arte di un sogno.
L’evento, organizzato in occasione del novantesimo compleanno del topo più famoso del mondo, è curato da Federico Fiecconi, grande esperto e appassionato di Walt Disney e di tutto l’universo che gira intorno alla sua immensa figura e offre un percorso articolato attraverso sette sale con il quale, tramite l’esposizione di oltre 300 pezzi provenienti da collezioni private e dagli archivi della stessa Walt Disney Company viene raccontata la storia di Topolino dal 1928 ad oggi.
La realizzazione della mostra ha richiesto un lungo lavoro di organizzazione, abbiamo chiesto agli archivi Disney e a collezionisti privati moltissimi pezzi che abbiamo deciso di esporre cercando di mostrare al pubblico la sinergia che si è creata tra gli autori che hanno contribuito alla creazione di questo personaggio.
La mostra offre ai visitatori un vero e proprio panorama storico su Topolino: attraverso rodovetri, giocattoli e merchandising d’epoca, sketch, tavole originali, quadri, libri e quant’altro è stato dedicato al celebre personaggio, ne viene celebrata la carriera e l’evoluzione all’interno della società.
Abbiamo deciso di intitolare la mostra l’Arte di un sogno per celebrare il il sogno collettivo di cui Mickey Mouse è nel contempo il frutto e la bandiera.
Continua Fiecconi,
Topolino è un personaggio che nasce dalla collaborazione artistica di grandi autori, ognuno dei quali è stato in grado di conciliare i sogni e le idee degli altri dando nel contempo il proprio contributo allo sviluppo del personaggio.
Visitando la mostra si percepisce molto bene l’intento degli organizzatori: un raro rodovetro di Felix the Cat autografato dall’autore Otto Messmer fa da apripista verso la creazione dei personaggi dei cartoon di fine anni 20.
Il panorama di animali antropomorfi che hanno iniziato a popolare i corti proiettati nei cinema del periodo ha visto dare il contributo di Walt Disney con il debutto di Oswald the Lucky Rabbit nel corto Trolley Troubles.
La pellicola sembra segnare il successo per il giovane Walt, che dopo aver realizzato 26 cortometraggi con protagonista il suo coniglio fortunato è obbligato ad un repentino cambio di rotta causato dall’appropriazione dei diritti sul personaggio da parte della Universal.
È dopo tale episodio che l’autore decide di creare un nuovo personaggio intuendo il potenziale della sua precedente creazione e sviluppando una nuova idea che si concretizza il 18 novembre 1928 con l’approdo su grande schermo di un cinema di New York del celebre “Steamboat Willie“.
Ai visitatori della mostra è data la possibilità di ammirare un disegno originale dell’animatore Ub Iwerks tratto proprio dal cortometraggio d’esordio.
Inizialmente a dare la voce a Topolino e Minnie è lo stesso Walt e, in un raro filmato d’epoca presente alla mostra, è possibile osservare l’autore impegnato in una sessione di doppiaggio delle proprie creazioni.
Sempre nella prima sala dedicata alle proiezioni è presente anche un rarissimo disegno di Mickey Mouse autografato dallo stesso Disney!
È poi negli anni 30 che Topolino diventa protagonista indiscusso di tutto l’immaginario collettivo mondiale dando il via al cosiddetto periodo d’oro. Mickey Mouse passa al formato cartaceo ed è il celebre disegnatore Floyd Gottfredson a curarne per oltre 45 anni le storie. La mostra offre ai visitatori una vera chicca: è infatti presente una vignetta originale di Topolino e il Bandito Pipistrello ad opera dello stesso Gottfredson.
Il passaggio successivo viene scandito ancora una volta dal cinema, quando con l’approdo della tecnologia del Technicolor Topolino e tutto il panorama di personaggi Disneyani possono beneficiare di avventure ancor più coinvolgenti ambientate in un universo che si fa sempre più espanso man mano che gli autori iniziano a collaborare intorno al personaggio.
Chiaramente il successo cinematografico porta all’inevitabile passaggio al lungometraggio e la mostra porta alla luce un bozzetto tratto dal film Fantasia (sempre ad opera di Iwerks) e il programma del film sempre autografato da Disney.
Anche gli artisti italiani, che da sempre sono avvalorati tra i maggiori disegnatori del panorama Disney, sono debitamente celebrati.
Tra le numerose opere esposte è possibile ammirare sketch originali, bozzetti, quadri e copertine ad pera di Romano Scarpa, Massimo Rota, Giovan Battista Carpi, Luciano Bottaro, Massimo De Vita, Giorgio Cavazzano.
Di quest’ultimo è perfino stato ricreato il tavolo da disegno con i bozzetti originali serviti a realizzare la serie dei francobolli di Poste Italiane emessi in occasione dell’anniversario dei 90 anni di Topolino.
Presenti in esposizione autentici cimeli come il n. 1 del rarissimo Giornale di Topolino edito da Nerbini nel 1932, prima testata al mondo dedicata al personaggio, le prime pubblicazioni Mondadori (1935, ancora in formato giornale), il primo numero in formato albetto (1949) provenienti dagli archivi di WOW Spazio Fumetto, Museo del Fumetto di Milano oppure il rarissimo volume Frassinelli curato da Cesare Pavese (1933), oltre a rari orologi da tasca e da polso degli Anni ’30.
Grazie al materiale presente in mostra è possibile ammirare il processo creativo che dal bozzetto passa alla china fino ad arrivare al disegno definitivo, pubblicato in copertina o all’interno di una delle tante storie che ci hanno fatto compagnia nel corso di questi incredibili 90 anni di carriera.
La testimonianza più importante del successo, ma soprattutto del contributo in gran parte italiano dato all’universo Disney è data proprio dalla presenza di visitatori illustri durante la mostra.
Durante la mia visita ho avuto la fortuna di incontrare Sandro Zemolin, storico inchiostratore di Giorgio Cavazzano e di Romano Scarpa nonché collaboratore di quest’ultimo nei lavori di animazione realizzati negli anni ’80.
La mostra prevede incontri con gli autori Disney offrendo ai più piccoli una art class sponsorizzata dalla Kinder.
Fino al 23 dicembre, dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00, artisti e disegnatori Disney insegneranno ai piccoli visitatori della mostra come realizzare un fumetto all’interno del corner dedicato. Il calendario con il programma degli ospiti è consultabile direttamente dal sito di Topolino.
Durante la mia visita sono riuscito a scambiare due parole con Corrado Mastantuono, animatore e fumettista italiano che oltre ad avere all’attivo una vasta carriera di pubblicazioni per la Sergio Bonelli Editore (Tex, Nick Rider, Magico Vento) ha il merito di aver allargato i panorama degli abitanti di Paperopoli con la realizzazione di Bum Bum Ghigno, personaggio originale affermatosi in pianta stabile all’interno dell’universo Disney.
Prima di dedicarsi alla classe di disegno, Corrado ha scambiato due chiacchiere con me e vi riporto la breve intervista che gli ho fatto.
È sicuramente molto gratificante, alla fine per questa celebrazione importantissima sono stati scelti 8 disegnatori che chiaramente sono tra quelli rappresentativi ma di certo non gli unici rappresentativi del panorama italiano Disney.
Abbiamo realizzato delle mini storie inedite che vengono inserite all’interno delle confezioni di merendine Kinder. La responsabilità è sempre tanta perchè si tratta di un prgetto internazionale, queste storie sono pubblicate in contemporanea in tutto il mondo, Stati Uniti compresi, e via via si potranno leggere anche sulla nostra rivista beneamata Topolino.
Alle volte viene spontaneo inserire un personaggio dove si trova una mancanza, nel mio caso non è stata una cosa fortemente cercata e voluta.
Ghigno è nato abbastanza per caso, in una storia ho introdotto questo personaggio che aveva un ruolo decisamente contrastante: partiva malissimo e poi aveva una redenzione finale, comunque il caporedattore dell’epoca che era Ezio Sisto colse un guizzo, un qualcosa di buono e mi chiese di scrivere altre storie.
Così piano piano ho iniziato a scrivere attorno a questa figura che ha preso una forma definitiva. Ho cercato sempre di rimanere coerente alle cose che avevo già scritto su di lui per dargli il massimo realismo, ho sviluppato un suo microcosmo familiare con il fratello, la cugina “bbona” lo zio eccetera.
Il mio caso per ora è diverso, i personaggi di Romano Scarpa sono stati assorbiti nel patrimonio Disneyano e dati in pasto a tanti disegnatori. Sul mio Bum Bum Ghigno al momento c’è una sorta di riconoscimento di paternità per cui me lo fanno scrivere a me, disegnare a me o comunque mi fanno scegliere a chi affidarlo.
In questi ultimi due mesi poi ci sono stati due eventi che mi hanno reso davvero felice. Il primo è stato in occasione dell’allargamento del plastico di Paperopoli dove è stata inserita anche la casa di Bum Bum Ghigno e il secondo con l’uscita della raccolta di storie dedicata al personaggio.
Continuando a parlare della mostra, grande spazio è stato dato alla celebrazione dell’evento dei 90 anni, festeggiato con una colossale torta di compleanno del diametro di un metro, consumata proprio domenica 18 novembre, e con l’annullo ufficiale del francobollo di Giorgio Cavazzano da parte dello stesso autore assieme al Sindaco di Desenzano, all’Assessore alla Cultura e ai Dirigenti di Poste Italiane.
La mostra sarà disponibile fino alla data del al 10 febbraio 2019, per informarsi su ulteriori iniziative legate alla celebrazione dei 90 anni di Topolino è sufficiente tenere d’occhio il sito ufficiale e quello del settimanale Topolino.
Le immagini Disney sono © Disney/Panini