Con duecentomila copie venute in Francia, Fidanzati dell’inverno di Christelle Dabos è il nuovo fantasy da leggere per gli amanti di Harry Potter, Hunger Games o Queste oscure materie.
Ofelia è una ragazza molto goffa e timida, ha spessi occhiali e una voluminosa sciarpa attorno al collo. La sua specialità è lettura degli oggetti, riesce a leggere il passato di ciò con cui viene a contatto e per questo viene definita una “lettrice”.
Sa anche attraversare gli specchi ed è originaria di Anima, una delle ventuno arche che ruotano attorno a quella che era prima la Terra. Ogni arca ha una sua storia e un suo popolo con caratteristiche e “poteri” diversi.
Anima è famosa per la sua fecondità, infatti quasi tutti i suoi abitanti sono imparentati fra loro, ed è questa peculiarità che cercano in molti per un buon matrimonio. Ofelia viene promessa in sposa a Thorn, un ragazzo altissimo con diverse cicatrici sul suo corpo e un atteggiamento molto freddo e distaccato.
I due, accompagnati dalla zia di Ofelia Rosaline, partiranno alla volta di Polo, luogo natale di Thorn, per approfondire la loro conoscenza in vista del matrimonio. Una scelta obbligata per Ofelia che è restia ad abbandonare la propria famiglia per trasferirsi in un’arca a lei estranea, soprattutto in compagnia di un perfetto sconosciuto che presto dovrà chiamare marito.
Polo è caratterizzato da un clima glaciale e da diverse famiglie in conflitto fra di loro. Ofelia dovrà quindi essere cauta in questa nuova città disseminata da nemici.
Attraversare gli specchi significa affrontare se stessi – aveva detto il prozio – quelli che hanno un velo sulla faccia, che mentono a se stessi o che si vedono migliori di ciò che sono non ce la faranno mai.
La particolarità di questo fantasy è che riesce a risultare magico pur non avendo un vero e proprio sistema magico. Non è il classico romanzo in cui troviamo creature fantastiche (anche se ci sono i Draghi), bacchette magiche o viaggi temporali.
Christelle Dabos costruisce minuziosamente un mondo raffinato in cui si mescolano steampunk e Belle Époque. I riferimenti letterari sono tanti, primo fra tutti Alice nel paese delle meraviglie.
In certi punti la realtà si mescola al sogno, la verità diventa bugia. Ofelia scoprirà ben presto di non potersi fidare di nessuno perché tutti hanno i loro segreti e i loro secondi fini. Il viaggio di questa protagonista è più figurato che letterale, affronterà un percorso di crescita che la metterà a dura prova.
Dovrà rivalutare le sue priorità e i suoi principi ma soprattutto guardarsi dentro. Non è la classica eroina anzi, se proprio vogliamo è il suo opposto, e non è nemmeno una delle tante protagoniste ignare di essere belle e tenaci. Thorn, d’altra parte, è forte e determinato ma rimane chiuso in se stesso lasciando un velo di mistero.
Mistero che in realtà avvolge tutti tranne Ofelia perché i personaggi tendono a mostrare solo una parte di se stessi, una maschera dietro cui si nascondono. Una cosa che si impara facilmente di pagina in pagina è che nulla è come appare. È un gioco di illusioni, intrighi e lotta al potere, spesso anche in maniera crudele. All’inizio la storia ha un tono più infantile e a tratti scherzoso, ma proseguendo le tematiche trattate si fanno più mature.
La prima parte del romanzo procede lentamente e nel complesso succedono poche grandi cose ma, verso la fine, diventa impossibile chiudere il libro. E soprattutto si vorrebbe passare direttamente al seguito, perchè questo è soltanto il primo volume della serie. Nonostante le sue oltre 500 pagine, non risulta affatto pesante ma è anzi molto scorrevole, soprattutto dalla metà in poi. Un’ottima lettura di intrattenimento da portarsi anche sotto l’ombrellone.
Fidanzati dell’inverno è un nuovo fantasy da leggere per chi è cresciuto con Harry Potter ma, ancora di più, per chi ha sempre sottovalutato questo mondo letterario.
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