Mercoledì l’agenzia spaziale americana ha esposto una nuova strategia e cinque obiettivi per difendere la terra da potenziali impatti di asteroidi nel suo report “National Near-Earth Object Preparedness Strategy and Action Plan”.

I cinque obiettivi hanno lo scopo di migliorare il rilevamento dei Near-Earth Objects (NEOs), ossia corpi non troppo lontani dalla terra che possono dare problemi. I miglioramenti riguardano la capacità di predire quando e dove questi oggetti potrebbero colpire la Terra e lo sviluppo di tecnologie che possano deflettere o distruggere oggetti troppo grandi entrati nella nostra orbita.

La difficoltà non sta nell’individuare grandi NEO, ma quelli relativamente più piccoli, sui 50 metri. Anche se di dimensioni relativamente ridotte parlando di asteroidi, possono produrre danni devastanti, come dimostrano gli eventi di Tunguska.

Alcune delle tecnologie emergenti che la NASA cercherà di sviluppare per contrastare i NEOs sono due tipi di navicelle spaziali: Kinetic impactors, che voleranno contro un NEO per disturbare la sua orbita, e gravity tractors che dovrebbero essere in grado di correggere più lentamente l’orbita dell’oggetto volandoci vicino per un certo periodo di tempo.

Come nelle migliori tradizioni americane, però, continuerà anche lo studio della possibilità di semplicemente far saltare in aria l’asteroide con un’arma nucleare, come pianificato inizialmente in un report risalente al 2010.

 

Ci pensa lui.

 

 

Sotto il link al report NASA: