Nel mese di maggio, per ben dieci giorni, post, foto e video di moltissimi utenti sono stati resi accessibili a chiunque, anche ai non iscritti al social network.

Era infatti possibile arrivare ad accedere ai contenuti anche semplicemente tramite i risultati di una ricerca su Google, oltre che tramite il profilo degli utenti per chi già era iscritto alla piattaforma.

L’improvviso cambio nella privacy dei contenuti è avvenuto dal 18 al 27 maggio alle spese di 14 milioni di utenti, ed è da ricondursi ad un bug, emerso mentre l’azienda stava effettuando test per nuove funzionalità:

Questo bug è comparso mentre stavamo realizzando un nuovo modo di condividere sul vostro profilo i contenuti in cui siete menzionati, come una foto. Poiché tali contenuti sono pubblici, il pubblico suggerito per tutti i nuovi post – e non soltanto questi contenuti – è stato impostato come pubblico.

Sembra quindi che sia stato dovuto al fatto che le impostazioni della privacy, dopo averle cambiate per anche un solo contenuto, abbiano “memoria” per i successivi. Ora l’allarme è fortunatamente rientrato:

Il problema è stato sistemato e per chiunque fosse stato coinvolto, abbiamo riportato il pubblico all’impostazione precedentemente usata

Di sicuro a Facebook non ha fatto comodo questo nuovo danno di immagine in un periodo già pieno di tensioni.