Il 18 giugno 2016, il vicepresidente responsabile del reparto AR/VR di Facebook ha fatto circolare una nota in cui sosteneva la crescita ad ogni costo della compagnia, anche se questa fosse causa di gravi eventi. Oggi quella nota è stata resa pubblica da un dipendente tramite BuzzFeed.
Andrew Bosworth, approdato in Facebook da Microsoft nel 2006, è uno dei fedelissimi di Zuckerberg e crede nella mission dell’azienda.
Ci crede a tal punto da sostenerla anche quando potrebbe avere effetti negativi per gli utenti:
We connect people. Period. That’s why all the work we do in growth is justified.
All the questionable contact importing practices. All the subtle language that helps people stay searchable by friends. All of the work we do to bring more communication in.
The work we will likely have to do in China some day.
Connettere sempre più persone è quindi lo scopo superiore di Facebook, che secondo Bosworth va perseguito anche quando entrano in gioco danni reali come bullismo o terrorismo.
La nota fa capire come i dirigenti di Facebook siano ben consci dei rischi derivanti da una piattaforma di tale portata, anche se in passato hanno cercato di sminuirli pubblicamente a fronte di critiche.
That isn’t something we are doing for ourselves. Or for our stock price (ha!). It is literally just what we do. We connect people. Period.
La mission prima di tutto insomma, anche se Zuckerberg ha scritto a BuzzFeed una dichiarazione in risposta alla pubblicazione della nota, in cui si dice in disaccordo:
Boz is a talented leader who says many provocative things. This was one that most people at Facebook including myself disagreed with strongly. We’ve never believed the ends justify the means.
We recognize that connecting people isn’t enough by itself. We also need to work to bring people closer together. We changed our whole mission and company focus to reflect this last year.
- via BuzzFeed (buzzfeed.com)