Come definire Bruno Munari senza peccare di semplificazione e svilire il suo puro genio? Di certo è stato il più eclettico artista-designer italiano che fin dagli esordi negli anni ’30 con il Secondo Futurismo ha sempre dedicato la propria attività creativa alla sperimentazione, declinandola in ogni sua forma e affiancandole un’attenzione particolare per il mondo dei bambini e dei loro giochi.
Le sue creazioni nei campi della pittura, scultura, design, fotografia e didattica ne attraversano le diverse poetiche seguendo il filo della sua personalissima originalità.
Come scrisse Dino Buzzati:
Un simpaticissimo artista che da oltre quarant’anni va seminando, e realizzando, idee sempre nuove, esemplare per scrupolo ed efficienza professionale, dotato di due virtù rarissime almeno da noi: la modestia, prima di tutto; in secondo luogo, il gusto del paradosso, insomma lo spirito che spunta fuori da tutte le sue invenzioni.
La mostra “Rose nell’insalata: omaggio a Bruno Munari” a cura di Sarah Genovese nasce dall’ “XI Concorso per Illustratori e Fumettisti Lucca Junior 2017”, indetto per festeggiare i 110 anni dalla nascita del grande artista e designer milanese (ottobre 1907).
Occasione perfetta per vedere all’opera gli artisti di domani, come piacerebbe all’omaggiato.
Il concorso, aperto a illustratori e disegnatori sia professionisti che esordienti, ha visto la partecipazione di oltre 370 artisti da tutta Italia e le migliori 30 opere sono state selezionate da una giuria di esperti composta dal Presidente di Giuria, prof. Livio Sossi, docente di letteratura per l’infanzia, dall’illustratore Paolo D’Altan, dalla studiosa di letteratura per l’infanzia Silvana Sola, docente di illustrazione all’ISIA di Urbino, e da Marzia Corraini, responsabile della casa editrice che pubblica in Italia i libri di Bruno Munari e che ha lavorato con lui per molti anni.
Gli illustratori selezionati per la mostra hanno saputo rispondere in modo originale e interessante, con citazioni e richiami alla poetica munariana, riproponendo con creatività le loro fonti di ispirazione: le famose “Macchine Inutili”, Meo Romeo, il gatto di gommapiuma disegnato da Munari, la scimmietta Zizì , le celebri “Forchette Parlanti” o libri come “Nella nebbia di Milano”.
Come ricorda il prof. Sossi nell’introduzione al catalogo della mostra:
Il linguaggio munariano è quello della comunicazione visiva, è quello della grafica, è quello della manipolazione e dell’interazione con il lettore, è quello della continua sperimentazione: nella forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi.
Arte – scriveva Munari – è ricerca continua, assimilazione di esperienze passate e aggiunta di esperienze nuove.
Per questa loro originalità e per aver riproposto con coerenza e attualità il pensiero munariano, le 30 illustrazioni in mostra sono entrate di diritto a far parte di questo suggestivo percorso per immagini, che siamo certi, permetterà di far conoscere o riscoprire ai grandi e piccoli visitatori il genio di Bruno Munari.
QUANDO: 1-5 novembre, ore 9-19, ingresso libero
Si ringraziano: la Giuria del Concorso e WACOM per il premio alla Miglior tavola digitale