Si è da poco conclusa l’edizione 2017 di Milan Games Week che ha visto una corposa presenza di videogiochi indipendenti made in Italy. In questo approfondimento vi parliamo dei dieci titoli che ci hanno colpito maggiormente tra quelli in fiera.
Trasferitasi nella nuova location di Rho Fiera Milano, l’edizione 2017 di Milan Games Week si è distinta per aver fatto le cose in grande sotto svariati ambiti, dagli ospiti all’offerta per il pubblico consumer presente in fiera, agli eventi E-Sport e, ultimo ma non per importanza, al mercato dello sviluppo indipendente che è sempre più attivo anche in Italia.
Già lo scorso anno AESVI (organizzatore di MGW) aveva allestito uno spazio dedicato in cui stampa e giocatori potessero provare i titoli Indie e parlare con gli sviluppatori. Questa volta lo spazio era decisamente più grande, tant’è che erano presenti quasi 60 produzioni indipendenti con relativi team.
Nei tre giorni di fiera abbiamo avuto modo di provarli tutti e scambiare quattro chiacchiere con gli sviluppatori, e di seguito vi riportiamo un focus sui dieci giochi che ci hanno colpito maggiormente. Ci tengo a specificare che non si tratta di una classifica in ordine crescente, ma semplicemente di una selezione tra i tanti titoli che erano presenti in fiera.
Blind
Tiny Bull Studios
Blind è un thriller psicologico con una forte componente narrativa nel quale la protagonista è cieca e definisce oggetti e spazi grazie al suono. Questa giovane ragazza si risveglia in una strana casa senza alcun ricordo su come sia arrivata lì e con la sconvolgente scoperta di aver perso la vista. Incalzata dal sinistro e sadico Guardiano, esplorerà una spaventosa e, man mano che si avvicinerà alla verità, dovrà confrontarsi con il suo peggior nemico, ciò che non potrà o non vorrà vedere.
Il titolo ci aveva già colpito lo scorso anno, sempre a Milano, trattandosi di un’avventura del tutto pensata per la realtà virtuale che stuzzica il giocatore con la risoluzione di originali puzzle basati appunto sul suono, come sulla ricostruzione di melodie. L’idea – ci raccontava Matteo di Tiny Bull Studios – è nata alla Global Game Jam del 2014 il cui tema era “Non vediamo le cose come sono, ma come siamo noi” e uno dei ragazzi del team ha pensato in modo scherzoso di creare un gioco in cui si è ciechi e non si vede nulla, idea che poi però è stata sviluppata estendendolo alla realtà virtuale.
Il gioco è ormai quasi pronto e arriverà nei primi mesi del 2018 per tutte le piattaforme che supportano il VR, ovvero Oculus Rift, HTC Vive, e PlayStation VR.
Slaps & Beans
Trinity Team
Slaps and Beans è un picchiaduro a scorrimento cooperativo o single player con aggiunta di meccaniche platform e minigames in cui interpretiamo i personaggi resi famosi da Bud Spencer e Terence Hill nei loro film anni 70 e 80. Gli ingredienti chiave di Slaps and Beans sono la sua grafica pixel art stile anni ‘80, un sistema di combattimento alla Bud e Terence, una modalità cooperativa, minigames, una Dune Buggy rossa con cappottina gialla, tanti schiaffi e tanti fagioli (giustamente).
I ragazzi di Trinity Team lavorano come programmatori di videogiochi già da diversi anni e un anno fa hanno deciso di realizzare una piccola demo gratuita del gioco dei loro sogni. La quantità di feedback positivi raccolti, per un progetto così piccolo e sviluppato rapidamente e senza budget, ha dato loro conferma di buone possibilità di riuscita per il progetto, così si sono messi all’opera e hanno creato questo omaggio a Bud e Terence che risulta davvero divertentissimo pad alla mano!
Slaps And Beans è attualmente previsto per PC, Mac e Linux, ma il team non esclude l’arrivo in futuro anche su Xbox One e PlayStation 4.
Sword of Calengal
United Lines Studio
Swords of Calengal è un Action-GDR a due dimensioni, influenzato dai capolavori a 16-bit degli anni ’90 (come Zelda, Secret of Mana o Alundra) ma reinterpretati e con l’utilizzo delle tecnologie moderne. Le Pianure di Camsol, da tempo, sono soggette a forti terremoti, che rischiano di distruggere l’intera zona. Gli abitanti del luogo hanno chiesto aiuto alla Gilda del Destino che, per investigare, hanno inviato il loro miglior guerriero: Lehior.
Gli elementi che contraddistinguono il titolo sono attacchi concatenati, uso delle tecnologie per sfruttare gli elementi, un sistema di level-up, crafting di oggetti ed equipaggiamenti, una mappa davvero grande e tante creature inaspettate. Il team nasce lo scorso anno ma non è formalmente una società – ci ha spiegato Luciano, Tech Director e Game Designer. Si tratta di un gruppo di appassionati che si sono conosciuti in rete e lavorano al progetto nel tempo libero per passione, senza grossi budget.
Il titolo è sviluppato su un Engine proprietario ed è previsto per PC, Mac e Linux entro fine 2018. Se ci sarà modo l’intenzione del team è di portarlo anche su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.
Super Cane Magic ZERO
Studio Evil
Super Cane Magic ZERO è un Action-GDR sviluppato dai ragazzi di Studio Evil e si basa su personaggi e sulle storie del fumettista italiano Sio. Abbiamo parlato in fiera con Marco Di Timoteo, Creative Director dello studio, che ci ha raccontato qualcosa in più sul titolo di cui era possibile provare tutte le arene in PvP locale per prepararsi a vivere la modalità storia in arrivo nei prossimi mesi. Lo studio comincia a muovere i primi passi nel 2001 con una mod di Half Life, e dieci anni dopo diventa società e pubblica il primo gioco nel 2012.
Partecipando ad una campagna crowdfunding su Eppela per il Lucca Comics & Games di tre anni fa nasce l’idea di Super Cane Magic ZERO in collaborazione con Sio, il cui sviluppo non si è interrotto da allora. Il titolo, a dispetto delle apparenze, è totalmente in 3D ed è sviluppato su motore Unity. Attualmente è in Early Access su Steam ma arriverà anche su PlayStation 4 e Xbox One nel 2018.
Slime’n’Swipe
SyntacticSugar
Slime ‘n’ Swipe è un puzzle game frenetico in cui il giocatore deve utilizzare riflessi e capacità decisionali per aiutare il popolo degli Slime ad evolversi e difendersi da mostri alieni. Il gioco punta ad essere immediato e di facile comprensione, ma impegnativo da padroneggiare, specialmente nei livelli più avanzati.
Il gioco è composto da una modalità Endless-Survival, uno Story Mode a livelli fissi e una competitiva a due giocatori. Chi vi scrive è rimasto letteralmente attaccato allo smartphone in più riprese nei tre giorni di fiera, con una dipendenza che non si avvertiva dai tempi d’oro di Fruit Ninja e un po’ anche dal fenomeno decisamente meno strutturato di Flappy Bird.
Slime ‘n’ Swipe è sviluppato su motore Unity ed è pensato per piattaforme mobile (Android e IOS). Lo stile grafico è caratterizzato da una coloratissima pixel art che si sposa in modo perfetto con gli effetti e le musiche ispirati ai classici del passato a 16bit.
Laika 2.0
Studio Albatros
La storia di questo particolare gioco è ambientata nel periodo della Guerra Fredda: l’URSS, in quegli anni, avviava progetti di ricerca su armi belliche sempre più sofisticate e Laika 2.0 è una di queste, uno scimpanzé addestrato dal KGB. Nel 1959, Laika, compie la sua prima missione nel Canale di Suez, dove un sottomarino e` finito nelle mani di terroristi.
Dopo questa prima esperienza diventa un’arma fondamentale per l’URSS nella risoluzione di delicate questioni internazionali, di cui starà al giocatore occuparsi. Il titolo è un platform con dinamiche da stealth/puzzle game, in cui il personaggio può correre, arrampicarsi su qualunque superficie, rotolare e proiettare una forma spirituale di sé per superare barriere altresì invalicabili.
Oltre alla sua peculiare connotazione storica, Laika 2.0 ci ha colpito per il suo stile grafico e per i colori, frutto di un ricercato bilanciamento grafico – come ci ha spiegato Matteo Pozzi di Studio Albatros. Il titolo è già disponibile su Steam a soli 9.99€.
Daymare: 1998
Invader Studios
Tra le sorprese più grandi dello scorso anno c’era Daymare: 1998 dei ragazzi di Invader Studios, che abbiamo potuto rigiocare in una nuova build presente in fiera scambiando due chiacchiere con Michele Giannone, cofondatore dello studio, che ci ha spiegato quanto sia stata utile come vetrina quella dello scorso anno di Milano e che da lì in avanti tutti si sono concentrati al 200% sul lavoro tenendo fissa in mente la scadenza del 2018 per l’uscita.
Per chi non lo conoscesse ancora si tratta di un survival horror in terza persona sviluppato su Unreal Engine 4 e previsto per PC, Xbox One e PlayStation 4 per il terzo trimestre 2018. Forte di un comparto tecnico di alta qualità, il titolo è caratterizzato da dinamiche di gioco moderne, inquadrate da una camera over-the-shoulder, inserite in un sistema di feature strettamente legate ai capisaldi più celebri del genere, come una componente narrativa di grande importanza, numerosi enigmi ambientali e scarsa presenza di munizioni e di armi, nemici davvero mortali e un’atmosfera horror immersiva e palpabile costellata da continui, nostalgici rimandi alla cultura pop degli anni ‘90.
Inoltre i ragazzi di Invader Studios (che fondano il loro progetto su un remake di Resident Evil 2 bloccato da Capcom ma grazie al quale hanno potuto conoscere importanti nomi dello sviluppo giapponese) possono contare sulla collaborazione più o meno diretta da parte di artisti che in passato hanno lavorato alla saga di Resident Evil e che ora hanno realizzato dei concept per i nemici di Daymare.
Long Island Simulator
Smoking Mirrors
Long Island Simulator è un simulatore di sbronza diviso in livelli che consiste nel tentativo del giocatore di andare da un punto A (l’entrata della propria casa) ad un punto-traguardo B (il bagno), completamente ubriaco e, dunque, con il sistema di controllo parecchio distorto. Il giocatore è sull’orlo di vomitare e gli oggetti contro cui sbatte mentre cerca di raggiungere il bagno potrebbero farlo rigettare da un momento all’altro: l’obbiettivo e’ resistere per poi liberarsi una volta raggiunto il bagno.
Un titolo davvero divertente nonché un esercizio di stile preparato in poco più di un mese da parte dei ragazzi del team di Smoking Mirrors. Il colpo d’occhio è infatti notevole dal momento che il titolo è sviluppato in Unreal Engine 4 e lo scopo del team era soltanto di farsi notare per le proprie capacità. Nato circa un anno fa e composto da professionisti attivi in vari campi (dai videogiochi al cinema, alla tv, agli effetti speciali), dopo diverse esperienze assieme, di lavoro e di insegnamento, hanno deciso di provare a sviluppare videogiochi e mettersi in ballo in questo mercato.
Riot – Civil Unrest
IV Productions
Riot: Civil Unrest è un simulatore strategico in tempo reale (RTS) basato sugli scontri tra polizia e manifestanti tratti da reali fatti di cronaca, in cui il giocatore controlla le unità delle forze dell’ordine o i gruppi di ribelli, con tanti strumenti difensivi e offensivi utilizzabili, bilanciando l’atteggiamento pacifico o aggressivo della propria fazione.
Composto da 4 campagne, 40 livelli, diverse modalità di gioco tra cui single player e local-multiplayer (fino a 4 giocatori) e la modalità “giornalista”, Riot si rifà in modo storicamente piuttosto fedele ad alcuni tra i più violenti fatti di cronaca della vita reale. Infine un potente editor permetterà ai giocatori di tutto il mondo di costruire qualsiasi situazione o scenario.
Dawnward
Caracal Games
Infine un’altra vecchia conoscenza dello scorso anno che abbiamo con piacere ritrovato in questa nuova edizione di MGW: Downward. Il gioco è un’esperienza open-world parkour in prima persona ambientata tra le grandiose rovine di un Medioevo post-apocalittico caratterizzato da scenari mozzafiato, con forti elementi di esplorazione e una trama profonda e coinvolgente.
Dopo che un misterioso cataclisma ha spazzato via gran parte della vita sulla Terra, un’ombra solitaria vaga in cerca di risposte tra le maestose e mortali rovine del passato: il misterioso protagonista dovrà affrontare gli antichi guardiani di questi luoghi, acquisire nuovi poteri e controllare i tre pianeti nella volta celeste per stravolgere l’ambientazione di gioco, svelando il mistero che si cela dietro la Fine del Mondo avvenuta secoli fa…