Arriva al cinema The Startup, il film sulla storia del giovanissimo Matteo Achilli e della sua startup Egomnia. In occasione dell’uscita del film abbiamo intervistato lo stesso Achilli che ci ha parlato della sua Egomnia, del film e degli sviluppi per il futuro.
Matteo Achilli ha solo 24 anni, ma è già una personalità molto discussa nel mondo delle startup. Amato/odiato, è un giovane ragazzo italiano che ha creato un vero caso internazionale, definito dalla stampa italiana il “Mark Zuckerberg nostrano” sulla copertina di Panorama Economy.
Tutto questo a Matteo è successo fresco di maturità, quando la sua frustrazione a causa dell’ennesima ingiustizia lo ha portato a creare Egomnia, un social network che collega direttamente domanda e offerta di lavoro, basando il tutto sul calcolo dell’oggettivo valore di merito del candidato.
Egomnia è immediatamente finita sulla bocca di tutti, ma ancora di più il giovane Matteo Achilli, a tal punto da arrivare oggi con alle spalle un libro e un film sulla sua storia.
The Startup è la storia di Matteo, il suo sviluppo di Egomnia e il suo percorso dal 2012 ad oggi.
Sicuramente è stato qualcosa di inaspettato. Ho avuto bisogno di un po’ di tempo per metabolizzare, ma poi ho iniziato a seguire con attenzione questo percorso e sono contento che alla fine si sia riuscito a realizzare.
Matteo sembra essere molto a suo agio tra giornalisti, tour promozionali e tutte quelle attenzioni che riguardano molto più la sua figura che quella della sua azienda. Eppure, quello che a tutti gli effetti sembra essere un personal branding su se stesso, ad Achilli non dispiace, anzi.
Ci sono diversi tipi di strategie. La mia si è incentrata molto sullo storytelling. Non so se sia giusto o sbagliata, ma per me ha funzionato questa.
Recentemente Achilli ha suscitato di nuovo molte critiche nel mondo delle startup a causa di una sua affermazione riguardante proprio Egomnia. Il ventiquattrenne ha, infatti, definito la sua azienda un unicorno, che in gergo vuol dire attribuire a un’azienda un valore pari al miliardo. Eppure, qualche settimana fa, è comparsa su Indigogo una campagna crowdfunding aperta dallo stesso Achilli per Egomnia di circa 100 mila dollari.
Non ho ancora ufficialmente iniziato a promuovere la campagna. Penso che lo farò tra un paio di settimane. Volevo iniziare a offrire dei servizi a pagamenti agli utenti, ma non posso dire “pagami e ti metto in contatto con le chair director”, verrei meno alla mission di meritocrazia. Ho pensato di inserire degli assessment che permettono al candidato di ottenere un punteggio qualitativo che oggi Egomnia non da perché da solo un punteggio quantitativo.
Potete vedere la video intervista completa a Matteo Achilli qui di seguito:
The Startup vi aspetta al cinema!