L’azienda svedese si appresta a rinegoziare gli accordi con le major discografiche e potrebbe presto riservare delle anteprime solo agli abbonati “Premium”.

Spotify potrebbe presto cedere su una delle sue politiche più controverse, cioè mantenere i contenuti uguali per tutti gli utenti, sia per gli abbonati sia per chi ne usufruisce gratuitamente.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, in sede di rinegoziazione degli accordi in scadenza con alcune etichette, la compagnia avrebbe accettato la clausola di limitare alcuni album ai soli iscritti “Premium”.

L’accordo può essere a mesi di distanza dalla fase di definizione, ma Spotify dice di avere eliminato questa clausola particolare con le principali etichette discografiche.

Questo tipo di approccio consentirà all’azienda di ricevere una riduzione di costo sulle royalty, ed è parte di un tentativo di rendere la propria attività più interessante. Infatti non sono pochi gli artisti (Rihanna, Drake, Beyoncé, Kayne West…) che nel 2016, in accordo con le loro etichette, hanno fatto uscire le loro produzioni in anteprima su altre piattaforme come Apple Music, oppure la Tidal di Jay Z.

Nonostante questi problemi la società ha attualmente 50 milioni di abbonati paganti in aggiunta ad altri 50 milioni di utenti che utilizzano l’applicazione almeno una volta al mese, gratuitamente, contro i 20 milioni di abbonati di Apple Music a dicembre 2016 e i 3 milioni di Tidal. Vedremo come gli utenti reagiranno a questi nuove decisioni da parte Spotify.